Salvini su Sangare: “Ha origini nordafricane e cittadinanza italiana”, scoppia la polemica

Salvini su Sangare: “Ha origini nordafricane e cittadinanza italiana”, scoppia la polemica

Matteo Salvini parla del fermo di Moussa Sangare e scoppia la polemica. L’opposizione interviene.

Il vicepremier Matteo Salvini ha suscitato polemiche con le sue dichiarazioni su Moussa Sangare, l’uomo sospettato di aver ucciso Sharon Verzeni. Le parole che vedremo di Salvini hanno immediatamente innescato una forte reazione politica, con esponenti dell’opposizione che lo accusano di enfatizzare l’origine etnica del sospettato e di anticipare un giudizio di colpevolezza.


La parole di Matteo Salvini

Matteo Salvini ha commentato sui social l’arresto di Moussa Sangare, sottolineando le “origini nordafricane” dell’uomo e la sua “cittadinanza italiana”. Nel suo post caricato su Instagram, il vicepremier ha espresso la speranza che “sia fatta chiarezza il prima possibile” e ha auspicato “una pena esemplare, senza sconti” se Sangare dovesse essere ritenuto colpevole. Queste parole hanno immediatamente sollevato critiche da parte dell’opposizione. Ecco cosa ha scritto nel contenuto postato sul suo profilo: “Fermato Moussa Sangare, origini nordafricane e cittadinanza italiana, sospettato di aver assassinato la povera Sharon. Spero venga fatta chiarezza il prima possibile e, in caso di colpevolezza, pena esemplare, senza sconti. Complimenti ai Carabinieri!”.

La reazione dell’opposizione

La deputata Luana Zanella ha definito “orribile” il tentativo di Salvini di collegare l’origine etnica del sospettato al crimine, sottolineando che il femminicidio è un fenomeno che attraversa tutte le culture, classi sociali e confini nazionali. Le sue parole: “Ovviamente Matteo Salvini ha già sentenziato la colpevolezza di Moussa Sangare, chiedendo pena esemplare, cioè potenziata? Ciò che è orribile nel suo post è il tentativo di accreditare una origine etnica del femminicidio: questo è inaccettabile perché nega totalmente e colpevolmente la trasversalità di un fenomeno che non riguarda classi sociali, colore della pelle, confini statali e che la maggior parte delle volte nasce dentro i nuclei familiari. Troppo spesso il maschio killer è marito, compagno, partner”.

Le dichiarazioni di altri esponenti politici

Le parole di Salvini hanno trovato eco anche all’interno del suo partito. Il senatore della Lega, Claudio Borghi, ha commentato su X (ex Twitter) il fatto che “per una volta” i giornali abbiano evidenziato la nazionalità del sospettato, rimarcando che Sangare è “ITALIANO”. D’altra parte, Laura Ravetto, deputata della Lega e responsabile del dipartimento Pari opportunità del partito, ha sollevato dubbi sulla cittadinanza italiana del sospettato, collegandola a un presunto fallimento nelle politiche di integrazione. Ravetto ha scritto che l’uomo, pur essendo nato a Milano, ha “origini straniere e problemi psichici accertati”, chiedendosi se “questi siano i nuovi italiani a cui aspiriamo”.