Il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, dichiara che le esplosioni in Polonia di ieri sono state causate da missili ucraini.
Il Segretario generale dell’Alleanza atlantica Stoltenberg, dichiara dopo che ieri è stata colpita la Polonia: “L’incidente è avvenuto a causa della guerra scatenata da Putin, Kiev ha diritto di difendersi”. I missili di cui si era tanto parlato, sembrano essere stati lanciati dall’Ucraina, ma la Nato continua a difendere la nazione giustificando l’atto terroristico.
Il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, dichiara che le esplosioni in Polonia di ieri sono state causate da missili ucraini. Ma la colpa è della Russia, perché ha iniziato l’invasione in Ucraina: “Kiev ha il diritto di difendersi”. Lo spiega durante la conferenza stampa svoltasi dopo la riunione del Consiglio Atlantico, chiarendo che “non ci sono indicazioni di un attacco deliberato e che la Russia stia preparando un attacco contro un Paese Nato”.
Non è colpa dell’Ucraina
Dopo l’attacco alla Polonia, ieri il mondo ha temuto che la guerra avesse preso una piega diversa allargandosi oltre i confini in conflitto. Il Segretario generale, cercando di calmare le acque, afferma che quanto avvenuto “dimostra che la guerra in Ucraina, che è colpa del presidente Vladimir Putin, continua a creare situazioni pericolose”.
In seguito all’azione aggressiva delle truppe russe, che hanno scheggiato e distrutto infrastrutture e obiettivi civili, “l’Ucraina ha tutto il diritto di difendersi”. Ma questo non vuol dire che il Paese di Zelensky debba essere preso sotto torchio. Come ha affermato anche la premier Giorgia Meloni, “la Russia sta distruggendo le infrastrutture ucraine, la responsabilità dell’accaduto è tutta russa”, ribadendo “pieno sostegno a Kiev”.