Spunta una bozza di decreto relativo al cantiere per il Ponte sullo Stretto. Ecco cosa prevede e quali sono i tempi.
Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, annuncia che c’è l’intenzione di approvare il progetto entro il 31 luglio 2024 per poi partire con i lavori del Ponte sullo stretto. Al pre-consiglio dei ministri è arrivata una bozza di decreto intitolata “Disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e il Continente“. La bozza delinea la società concessionaria Stretto di Messina spa.
Il ministero dell’Economia avrà la maggioranza assoluta, con almeno il 51% delle azioni, e sarà affiancato da Rfi, Anas e le Regioni Sicilia e Calabria. Al ministero delle Infrastrutture spetteranno invece funzioni di indirizzo, controllo, vigilanza tecnica e operativa con la possibilità di proporre la nomina di un commissario straordinario.
Riparte il progetto
Il decreto prevede, tra l’altro, che la concessione durerà 30 anni a partire dall’entrata in funzione dell’opera e stabilisce le tariffe per l’attraversamento, stradale e ferroviario, tali da «promuovere la continuità territoriale tra la Sicilia e il continente, garantendo la sostenibilità economica e finanziaria dell’opera».
Riparte quindi un progetto trentennale del centrodestra che non è mai stato avviato realmente. Secondo Salvini sarà «Il Ponte più green e innovativo del mondo» e ha esultato per il «grandissimo lavoro di squadra» dichiarando che «In pochi mesi sono stati recuperati dieci anni di vuoto». L’opposizione invece è divisa su questo tema.
La presidente del gruppo Azione-Italia viva, Raffaella Paita, ha detto di volere il ponte sullo Stretto «senza se e senza ma». Mentre il leader dei Verdi Angelo Bonelli ritiene che la costruzione del ponte sia un vero e proprio salasso dai danni degli italiani e si è appellato alla presidente del consiglio, Giorgia Meloni, per «fermare le manie di grandezza di Salvini».
Il presidente di Conftrasporto-Confcommercio, Uggè, che ha detto: «Solo l’ignoranza, la supponenza o una forma autocastrante di ambientalismo esasperato può consentire a chi in modo miope definisce il Ponte sullo Stretto un’opera legata all’ideologia salviniana». Da Bruxelles infatti era arrivato già il via libera a dicembre. Il ponte rientra nella rete Ten-T, ovvero lo spazio europeo dei trasporti, e l’Unione europea è pronta a sostenerlo finanziariamente a patto che rispetti i criteri comunitari, a cominciare da quello della sostenibilità.