Caso Cospito: il giurì d'onore assolve Donzelli
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Caso Cospito: il giurì d’onore assolve Donzelli

Camera dei Deputati Parlamento

Il giurì d’onore della Camera assolve Donzelli riguardo alle dichiarazioni fatte dal deputato in Aula sul caso Cospito.

Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d’Italia, è stato assolto dal Giurì d’onore della Camera chiamato in causa sulle sue affermazioni nei confronti dei deputati del Pd durante la discussione in Aula sul caso Cospito. Il giurì ha dichiarato le affermazioni di Donzelli “non lesive” dei tre deputati del Pd. Questo è l’esito della relazione della Commissione speciale presieduta da Sergio Costa.

Oggetto del giurì d’onore della Camera sono state solo le affermazioni di Donzelli in Aula non tutta la questione legata alla fonte delle notizie. Tra le affermazioni anche quelle dichiarate dal deputato sulla proposta di legge per istituire la commissione Antimafia in questa legislatura, in cui Donzelli dice che Cospito “incontrava anche i parlamentari Serracchiani, Verini, Lai e Orlando che andavano a incoraggiarlo nella battaglia”.

Bonus 2024: tutte le agevolazioni

Camera dei Deputati Parlamento
Camera dei Deputati Parlamento

Non ha leso l’onorabilità dei deputati del Pd

Il deputato del M5S Costa ha letto la relazione sottolineando che Donzelli “ha evidenziato come i deputati Serracchiani, Lai e Orlando fossero sicuramente interessati alla salute e alle condizioni di detenzione del Cospito ma che a suo avviso il contesto precedente e successivo alla visita abbia potuto avere, anche indirettamente, l’effetto dell’incoraggiamento sul Cospito“.

Nonostante le dichiarazioni siano state fatte con toni “aspri” intendevano preoccupazione per gli effetti indiretti “su un affievolimento dell’istituto di cui all’articolo 41 bis nei confronti del Cospito pertanto non lesive dell’onorabilità dei deputati Lai, Serracchiani e Orlando“. I deputati di Fratelli d’Italia hanno festeggiato e alcuni sono corsi ad abbracciare il coordinatore del partito.

Non è stata d’accordo la capogruppo del Pd Serracchiani coinvolta direttamente nella questione. “Donzelli si è rimangiato con il Giurì le parole che ha detto in Aula consapevole del fatto che ha leso la nostra onorabilità. Ha fatto marcia indietro su tutta la linea ed ha detto di essere consapevole che con le sue parole la nostra onorabilità era stata lesa. Il giurì ha confermato il diritto-dovere per dei parlamentari di fare in vista in carcere. E ha costretto a fare marcia indietro a Donzelli” ha affermato.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 16 Marzo 2023 11:30

Ponte sullo stretto: ecco cosa c’è nella bozza del decreto

nl pixel