Entro il 31 marzo dovranno essere definiti i procedimenti per il riavvio delle attività di progettazione del Ponte sullo Stretto.
Con il supporto finanziario dell’Unione europea, il leghista Matteo Salvini ha potuto godere di un passo avanti per quanto riguarda il progetto del Ponte sullo Stretto che da circa trent’anni era passato nei piani di molti governi. Adesso un accellerata: entro metà marzo arriverà in Consiglio dei ministri, dando “a 60 milioni di italiani un progetto più green, più ambizioso e moderno”.
Verso il decreto in Cdm
L’obiettivo di Matteo Salvini era di partire con i lavori sul Ponte sullo Stretto entro il 2024. Ad oggi un altro passo in avanti, dopo che il ministro ha annunciato che “entro metà marzo voglio portare al Consiglio dei ministri il decreto ponte che darà a 60 milioni di italiani un progetto più green, più ambizioso e moderno”.
Il 31 marzo infatti, segnerebbe il termine in cui è revocato lo stato di liquidazione della società “Stretto di Messina”, la concessionaria che si occupa della realizzazione e gestione del collegamento stabile tra la Sicilia e il Continente.
Salvini ritiene che il Ponte sia più costoso se lasciato a sé stesso, anziché in caso di ristrutturazione. “La prossima settimana avrò una riunione ai massimi livelli”, ha aggiunto il ministro delle Infrastrutture e vicepremier, in collegamento con un convegno nel porto di Palermo. Proprio negli scorsi giorni, c’è stato un sopralluogo sul ponte che collega Svezia e Danimarca e una riunione tecnica presieduta dallo stesso ministro negli uffici Anas di Roma Termini.