Pos, Salvini: “Chi paga il caffè con la carta è un rompipalle”

Pos, Salvini: “Chi paga il caffè con la carta è un rompipalle”

Salvini: “A me piace andare a prelevare al bancomat”, ma secondo Dona “al massimo si tratta di mezzo centesimo”.

Nella legge di bilancio è stato inserito l’obbligo per i commercianti di accettare carte e bancomat per qualsiasi importo e, in caso di rifiuto transazioni sopra i 60 euro, scatteranno le sanzioni. Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini interviene dichiarando che “chi paga un caffè con la carta di credito è solo un rompipalle”.

Matteo Salvini

Polemiche su tetto a 60 euro

A partire da gennaio 2023 partono nuove regolamentazioni per quanto riguarda i pagamenti col Pos. Si tratta del tetto a 60 euro, per cui i commercianti non sono più tenuti a fornire questometodo di pagamento per cifre al di sotto dei 60 euro. Nel caso in cui il provvedimento dovesse diventare effettivo, gli esercenti verrebbero esclusi dalle sanzioni in caso di mancata accettazione di questo tipo di pagamento.  

In questo scenario, Salvini dichiara: “Io sono un liberale, ognuno deve essere libero di pagare come vuole. Se uno vuole pagare due euro il caffè con la carta di credito è solo un rompipalle. Io cerco di pagare in contanti, perché a me piace andare a prelevare al bancomat”.

Secondo Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori (Unc), l’esempio del caffè è in realtà fuorviante perché nel peggiore dei casi la commissione da pagare per il commerciante “sarebbe di mezzo centesimo”. Molte però sono le polemiche nate tra i commercianti, i cui guadagni in molti casi vengono quasi azzerati. “Io continuo a ritenere che sia un segno di civiltà. Ci sono quindici milioni di cittadini italiani con delle cartelle esattoriali, o sono un popolo di delinquenti oppure…”, allude Matteo Salvini.