Pos e soglia dei 60 euro, interviene Palazzo Chigi
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Direttore: Alessandro Plateroti

Pos e soglia dei 60 euro, interviene Palazzo Chigi

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Numerose le polemiche scatenate dall’ultima manovra del governo Meloni in merito ai pagamenti con il Pos, “dialogo con Commissione europea”.

Numerose novità in vista per gli italiani a partire da gennaio 2023, secondo quanto stabilito dal governo Meloni. Le novità sono di carattere perlopiù economico. Oltre alla modifica del tetto sui contanti e l’aumento delle accise per determinati beni di consumo, all’interno dell’ultima bozza della manovra compaiono nuove regolamentazioni per quanto riguarda i pagamenti con il Pos. 

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Cosa prevede la manovra

Si tratta del tetto a 60 euro sui pagamenti con il Pos, una delle ultime manovre del governo Meloni. Il provvedimento ha ricevuto numerose critiche e, alla luce di questa situazione, il governo Meloni ha aperto un dialogo con l’Europa.  

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Il provvedimento in questione stabilisce che i commercianti non sono più tenuti a fornire come metodo di pagamento quello con il Pos per cifre al di sotto dei 60 euro. Nel caso in cui il provvedimento dovesse diventare effettivo, gli esercenti verrebbero esclusi dalle sanzioni in caso di mancata accettazione di questo tipo di pagamento.  

Palazzo Chigi ha riferito attraverso una nota che sono in corso delle interlocuzioni con la Commissione Europea. Ha inoltre precisato che “Sul tema delle soglie al di sotto delle quali gli esercizi commerciali non sono tenuti ad accettare pagamenti con carte di pagamento, sono in corso interlocuzioni con la Commissione europea”. Degli” esiti si terrà conto nel prosieguo dell’iter della legge di bilancio”.  

Letta: manovra “scellerata”

Enrico Letta, il segretario del Partito Democratico, ha definito il provvedimento in questione una manovra “scellerata”. “Se il governo seguisse l’Europa non farebbe questa scelta scellerata di alzare il livello minimo di contate rispetto all’uso del Pos”. Per Letta, “è una scelta che io spero venga cambiata. È chiaramente un drammatico ritorno indietro”. Sarebbe “un modo per aiutare alcune categorie che non ne vogliono sapere di usare i pagamenti elettronici ed è una scelta che avrà terribile danni sulle entrate fiscali del nostro Paese, perché è un invito all’evasione”. 

La capogruppo del Movimento Cinque Stelle, Barbara Floridia, si è espressa in questo modo al Senato: “Non aiuta in alcun modo chi vuole pagare in contante ma danneggia chi preferisce i pagamenti digitali, e soprattutto che strizza per l’ennesima volta l’occhio all’evasione fiscale”. 

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ultimo aggiornamento: 29 Novembre 2022 9:13

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