Si lavora alla riapertura delle scuole prima di Natale. Ma conviene?

Si lavora alla riapertura delle scuole prima di Natale. Ma conviene?

Il governo lavora alla riapertura delle scuole prima di Natale. La data buona per il ritorno in classe sarebbe quella del 9 dicembre.

Forse un po’ a sorpresa rispetto a quanto emerso ed ipotizzato nelle ultime settimane, dal governo è arrivata la conferma che l’intenzione sarebbe quella di procedere alla riapertura delle scuole prima di Natale. Parliamo ovviamente di quelle per le quali il governo, con il dpcm del 3 novembre, ha disposto la didattica a distanza.

Le scuole colpite dalla chiusura disposta dal decreto di novembre sono le superiori, per le quali è stata disposta la Dad al 100%. Nelle regioni in Zona Rossa la chiusura è scattata anche per le seconde e le terze medie.

Coronavirus, si lavora alla riapertura delle scuole prima di Natale

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il Ministro della Salute Roberto Speranza hanno confermato che il governo lavora alla riapertura delle scuole prima di Natale.

La data segnata in rosso sul calendario del governo è quella del prossimo 9 dicembre, quando i ragazzi che da un mese seguono le lezioni a distanza potrebbero fare ritorno in aula.

Siamo ancora nel campo delle ipotesi. I confronti all’interno dell’esecutivo sono praticamente all’ordine del giorno, ma la valutazione finale sarà fatta solo quando tecnici e ministri avranno tra le mani i dati epidemiologici utili. E già il monitoraggio del 27 novembre potrebbe dare indicazioni utili sul futuro della scuola e non solo.

Il Movimento 5 Stelle e Italia Viva sono i partiti che spingono per la ripresa dell’attività didattica in presenza prima di Natale. Il Partito democratico si muove con maggiore cautela.

Scuola

Speranza, “Faremo il possibile”. Azzolina: “Fare squadra”

Faremo il possibile per riaprire le scuole in dicembre, dobbiamo vedere il quadro epidemiologico, valutandolo giorno per giorno. Le scuole sono e restano una priorità assoluta per il governo“, ha dichiarato il Ministro della Salute Roberto Speranza.

Ovviamente spinge per la ripresa immediata anche la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, che ha invitato i colleghi ministri e le forze politiche a fare squadra.

Lucia Azzolina

Ma conviene riaprire le scuole prima di Natale?

Con questa domanda ci addentriamo in un terreno scivoloso ma è intellettualmente necessario porsi la domanda a prescindere dalla risposta che ognuno darà e si darà. Una riflessione è sempre costruttiva e ogni opinione è lecita.

Dal punto di vista morale e sociale, la chiusura della scuola rappresenta una sorta di fallimento. Un colpo al cuore. Sacrificare la cultura è sempre un qualcosa di drastico, che si dovrebbe evitare fino a quando possibile. E no, la Didattica a distanza non sostituisce quella in presenza. Dal punto di vista formale sì (forse), ma dal punto di vista dell’istruzione, dell’educazione e della crescita personale e professionale la Dad ovviamente penalizzante. Su questo non ci sono dubbi. Chiedere a studenti e professori per conferma.

Detto ciò, arrivati il 3 novembre alla decisione di chiudere le scuole superiori a fronte dell’emergenza sanitaria, ha davvero senso riaprire i cancelli per quindici giorni circa? Non converrebbe sfruttare le vacanze di Natale per fare un ultimo sforzo, confermare la chiusura e poi ripartire a gennaio? E qui l’opinione pubblica si divide.

Diamo per assodato che il governo ha agito in scienza e coscienza quando ha deciso che la scuole (e quello che lo circonda, come ad esempio gli spostamenti sui mezzi pubblici) rappresentano un rischio e che quindi, in stato di emergenza, era giusto chiedere uno sforzo ai ragazzi più grandi. Ha senso tornare a correre il rischio a pochi giorni dalle festività di Natale, quando si moltiplicheranno gli spostamenti anche interregionali e le occasioni di incontro tra le persone?

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