Rivendica ancora la sua innocenza Emanuele Pozzolo in merito all’ormai famoso sparo alla festa di Capodanno a Rosazza.
Le prime indiscrezioni sull‘esito della perizia balistica che inguaierebbero Emanuele Pozzolo, deputato sospeso di Fratelli d’Italia, non ricevono “conferma” da parte del diretto interessato. Quanto accaduto alla festa di Capodanno a Rosazza, a cui era presente anche il sottosegretario Andrea Delmastro, resta ancora un mistero anche se il politico accusato di aver fatto fuoco avrebbe deciso di passare al contrattacco e difendendo, ancora, la propria innocenza.
Pozzolo, la verità sullo sparo a Capodanno
“Non sono stato io a sparare”. Sono queste le parole di Emanuele Pozzolo riprese da Open e dette in una intervista all’edizione torinese di Repubblica. “Perché non faccio il nome di chi è stato? Non spetta a me. Generalmente tra persone civili e leali non c’è bisogno che ci sia uno che accusa. Non ho sparato io. È la verità”, ha proseguito.
Il deputato di FdI ha poi confermato ancora la sua versione sulla propria innocenza: “Quel colpo non è partito dalla mia mano. Questa non è la mia versione, è la semplice verità. Punto. L’ho detto dal primo momento ai carabinieri. Poi durante un’intervista. E lo dico anche adesso dopo che sono uscite le notizie sulla perizia. Notizie che dalla procura evidentemente sono arrivate prima alla stampa che al mio avvocato e a me”.
La mossa con i legali
Al netto della parole di Pozzolo, le indagini e le ricostruzioni fin qui note riferite anche dalla stampa non hanno portato ad altre conclusioni se non la colpevolezza del deputato di FdI.
In questo senso, il diretto interessato ha spiegato: “È chi fa le indagini che dovrebbe valutare attentamente non solo questa osservazione, ma anche quello che io ho dichiarato quella notte. Non spetta certo a me dire da quale mano è partito quel colpo perché generalmente tra persone civili e leali, che si trovano insieme, non c’è bisogno che ci sia uno che accusa. Siccome poi nell’incidente accaduto non c’era alcun intento doloso, questo concetto lo penso in maniera ancora più forte”.
Per Pozzolo anche l’idea di intervenire contro chi starebbe dando notizie false sul suo conto: “Credo che in troppi abbiano dichiarato cose del tutto inesatte. E’ inevitabile, purtroppo, che qualcuno in questa vicenda si sia reso responsabile di comportamenti poco nobili. Insieme ai miei legali stiamo valutando di procedere contro chi ha reso testimonianze false e ha calunniato“.