Premierato, approvata la riforma al Senato: le reazioni di Giorgia Meloni e l'opposizione
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Premierato, approvata la riforma al Senato: le reazioni di Giorgia Meloni e l’opposizione

Senato

Il Senato approva la riforma costituzionale per il premierato: Giorgia Meloni esulta, le opposizioni in piazza.

Il Senato ha approvato con 109 voti favorevoli, 77 contrari e un astenuto, il disegno di legge di riforma costituzionale che prevede l’elezione diretta del presidente del Consiglio, all’interno del premierato.

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Il testo ora, come riportato da Rainews.it, passa alla Camera per la seconda delle quattro letture previste. La premier Giorgia Meloni si ritiene soddisfatta, mentre le opposizioni scendono in piazza.

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni

Premierato, il commento di Giorgia Meloni

La seduta dell’assemblea del Senato, iniziata intorno alle 15.30, è stata dedicata alle dichiarazioni di voto e al voto finale sul disegno di legge di riforma costituzionale n. 935.

L’obiettivo principale della riforma, secondo i proponenti, è quello di rafforzare la democrazia e dare maggiore stabilità alle istituzioni italiane.

Come riportato da IlMessaggero.it, la premier Giorgia Meloni ha espresso soddisfazione per l’approvazione del disegno di legge.

La riforma sul premierato passa in Senato. Un primo passo in avanti per rafforzare la democrazia, dare stabilità alle nostre Istituzioni, mettere fine ai giochi di palazzo e restituire ai cittadini il diritto di scegliere da chi essere governati“, ha dichiarato.

La reazione dell’opposizione

Le opposizioni non hanno tardato a far sentire la loro voce. Oggi alle 17, si sono riunite in piazza Santi Apostoli per protestare contro la riforma e l’autonomia differenziata.

Presenti all’appuntamento il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle, i Verdi-Sinistra e +Europa, mentre non hanno partecipato Renzi e Calenda.

In piazza si sono uniti anche forze civiche e sociali, sindacati, associazioni, la rete degli studenti e rappresentanti di ANPI, ACLI e ARCI.

Monica Guerritore ha concluso la manifestazione leggendo un appello sottoscritto da 180 intellettuali, tra cui giuristi e presidenti emeriti della Consulta come Enzo Cheli, Ugo De Siervo e Gustavo Zagrebelsky.

L’Italia ha bisogno di riforme ma non del premierato di Meloni o dell’autonomia differenziata di Salvini. Per questo saremo in piazza oggi con le opposizioni e siamo disposti a usare tutti gli strumenti democratici a partire dal Referendum per bloccarle“, ha affermato il segretario di +Europa, Riccardo Magi, in un’intervista al Tg1.

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ultimo aggiornamento: 18 Giugno 2024 19:02

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