Prescrizione, primo round a Renzi. Governo costretto alla ‘ritirata’

Prescrizione, primo round a Renzi. Governo costretto alla ‘ritirata’

Matteo Renzi vince il primo round sulla prescrizione. Il governo non presenterà un emendamento al Milleproroghe.

Matteo Renzi si aggiudica il primo round sulla prescrizione. La maggioranza di governo ha deciso di non presentare un emendamento al Milleproroghe per provare ad inserire il lodo Conte Bis. Pd, M5s e Leu, oltre che il premier Giuseppe Conte, hanno optato per un passo indietro diplomatico.

Matteo Renzi si aggiudica il primo round sulla prescrizione ed esulta: “Voteremo coerenti con le nostre idee”

La notizia è stata commentata con una certa soddisfazione dal leader di Italia Viva Matteo Renzi che incassa la prima vittoria sul governo, da settimane impantanato nel campo della riforma della Giustizia che si sta rivelando decisamente più complessa di quanto previsto e auspicato.

“La decisione del governo mi sembra un gesto di buon senso, che evita forzature e spaccature. Lo apprezzo. Quando arriverà la legge sulla prescrizione in Aula noi voteremo coerenti con le nostre idee e il garantismo che ci caratterizza. Adesso concentriamoci sull’emergenza crescita, sulla produzione industriale, sui dati negativi del Pil. L’Italia ha bisogno di ripartire dall’economia”.

Fonte foto: https://www.facebook.com/matteorenziufficiale

Ma la battaglia sulla prescrizione resta apertissima

Tutto risolto? Neanche per sogno. Il passo indietro del governo rappresenta una tregua e sicuramente non una pace duratura all’interno dell’esecutivo. Il nodo principale infatti resta irrisolto almeno per il momento. Movimento 5 Stelle, Partito democratico e Leu continuano a insistere sull’accordo che hanno raggiunto. Stop alla prescrizione dopo due sentenze di condanna. Per Italia Viva questo piano è inaccettabile.

E non è tutto. I renziani infatti non hanno ritirato l’emendamento Annibali al Milleproroghe. Si tratta della proposta di congelare la riforma della prescrizione di Bonafede (varata dal precedente governo) almeno fino alla fine dell’anno.

Zingaretti e Crimi contro Renzi

Nicola Zingaretti è tornato a puntare il dito contro Italia Viva e il suo leader Matteo Renzi, alleato di un tempo e ora primo avversario del Pd all’interno della maggioranza.

“E’ un insopportabile teatrino. Italia Viva a parole è nata per allargare il campo democratico ai moderati contro Salvini. Oggi è invece la principale causa di fibrillazione e sta facendo un favore a Matteo Salvini”.

Crimi, reggente del Movimento 5 Stelle, rincara la dose: “Italia Viva non la comprendiamo, sembra stia facendo opposizione al posto del centrodestra. Basta polemiche, questo è il momento di lavorare per dare processi più rapidi e giusti“.