Momento critico per il presidente Joe Biden che affronta le forti richieste per abbandonare la corsa presidenziale contro Donald Trump.
Il presidente Joe Biden sta vivendo le ore più difficili della sua campagna elettorale. L’intensificarsi delle richieste affinché rinunci alla candidatura presidenziale e lasci il campo libero si fa sempre più pressante.
Tuttavia, non si lascia scoraggiare: “Tornerò a fare campagna elettorale la prossima settimana“, ha dichiarato il presidente, attualmente isolato dopo aver contratto il Covid.
Il malcontento dei Democratici e la rabbia dei donatori
Molti leader democratici, come riportato da Adnkronos.com, hanno espresso dubbi sulla candidatura di Biden. Secondo fonti vicine al presidente, egli si sente “ferito e tradito” da coloro che una volta lo sostenevano.
“Possiamo ricordare che le stesse persone che stanno cercando di cacciare Joe Biden sono le stesse che ci hanno consegnato Donald Trump? Si sbagliavano allora e si sbagliano ora“, ha dichiarato una fonte vicina a Biden, facendo riferimento alle elezioni del 2016.
Nonostante il malcontento, pubblicamente molti leader democratici affermano di supportare la decisione di Biden di continuare la corsa.
Anche i donatori del partito sono in fermento. Alcuni hanno minacciato di congelare i contributi alla campagna elettorale del partito a meno che l’attuale leader non si ritiri.
“Non vogliono buttare via i soldi“, ha riportato alla CNN un alto esponente democratico. Questo malcontento ha portato alla creazione di uno spot televisivo intitolato “Passa il testimone“, trasmesso su MSNBC.
L’intervento dello staff di Biden
Nonostante le crescenti pressioni, lo staff della campagna di Biden rimane fermo: “Non esiste alcun candidato alternativo“.
“Il presidente Usa lo ha detto chiaramente: è in questa corsa e lo è per vincerla. È giunto il momento di smetterla di combatterci l’un l’altro. L’unica persona che vince quando combattiamo è Donald Trump“, ha concluso Dan Kanninen, direttore della campagna per gli Stati chiave.
