L’impatto del “caro-voli” di Natale 2023 con tariffe aeree che toccano cifre record per Sicilia e Sardegna.
Le festività natalizie del 2023 hanno portato con sé una preoccupante tendenza nel settore aereo: l’aumento esorbitante delle tariffe per voli domestici, in particolare verso destinazioni come Sicilia e Sardegna. Questo fenomeno, ribattezzato “caro-voli”, sta mettendo a dura prova le famiglie italiane che programmano viaggi in queste regioni. L’associazione Assoutenti, dopo un’accurata analisi, ha evidenziato un incremento significativo dei prezzi dei biglietti aerei.
voli per la Sicilia: tra costi elevati e sconti limitati
Chi cerca di volare in Sicilia durante il periodo festivo, soprattutto intorno al 23 dicembre e al 7 gennaio, si scontra con tariffe sorprendentemente alte. Ad esempio, un volo da Bologna a Palermo può costare fino a 521 euro, mentre per raggiungere Catania da Torino il prezzo minimo è di 446 euro. Anche altre città italiane mostrano aumenti simili: da Genova a Catania i prezzi partono da 404 euro, mentre da Milano a Palermo si va dai 399 ai 706 euro a seconda di variabili come orario e compagnia aerea. Nonostante la Regione Sicilia abbia introdotto uno sconto del 50% sui biglietti, questa misura beneficia solo i residenti.
Non è solo la Sicilia a subire l’impennata dei prezzi. Anche per raggiungere la Sardegna, le tariffe sono in aumento. Per esempio, per un volo andata e ritorno da Pisa a Cagliari, il costo minimo è di 395 euro, mentre da Torino è di 297 euro.
La Critica di Assoutenti e l’Intervento del Codacons
Furio Truzzi, presidente di Assoutenti, denuncia questa situazione come un’emergenza ricorrente e senza apparente soluzione, descrivendola come un “salasso” per i cittadini. Di fronte a questa realtà, il Codacons ha richiesto l’intervento dell’Antitrust per bloccare gli algoritmi che innalzano le tariffe nei periodi festivi e per contrastare le speculazioni che danneggiano i consumatori.
Il Ministero per le Imprese e il Made in Italy, guidato da Adolfo Urso, ha preso posizione in merito, sottolineando che il decreto legge “Asset” fornisce all’Antitrust gli strumenti necessari per intervenire. Il ministro Urso ha ribadito l’efficacia delle norme contenute nel decreto, enfatizzando l’importanza dell’indagine avviata dall’Antitrust in questo contesto.
In conclusione, il fenomeno del caro-voli natalizio rappresenta una sfida significativa per i viaggiatori italiani, con la necessità di interventi regolatori e di politiche più inclusive per garantire l’accessibilità ai trasporti aerei durante le festività.