Le associazioni dei consumatori contro l’aumento del prezzo della benzina in vista dell’esodo di Ferragosto: i dati.
Le associazioni dei consumatori lanciano un nuovo allarme sull’aumento del prezzo della benzina, in costante aumento e arrivato ormai a livelli stellari in prossimità del Ferragosto.
Aumenta il prezzo della benzina in vista dell’esodo di Ferragosto
In particolare, specificano le associazioni dei consumatori, rispetto allo scorso anno, il prezzo della benzina è aumentato di quasi il 20%. Il gasolio invece è aumentato del 17,6% circa.
In base ai dati settimanali forniti dal Ministero dello Sviluppo economico, in modalità self service la benzina si aggira ad 1,657euro al litro. Il prezzo del gasolio resta stabile e si attesta intorno a 1,510 euro al litro.
“Dalla rilevazione del 10 agosto 2020, quando la benzina era pari a 1,398 euro al litro e il gasolio a 1,284 euro al litro, un pieno da 50 litri costa 12 euro e 99 cent in più per la benzina e 11 euro e 28 cent in più per il gasolio, con un rialzo, rispettivamente, del 18,6% e del 17,6%”, evidenzia l’Unc nella nota.
Il rincaro per gli automobilisti
Secondo le stime si tratta di un rincaro che si attesta intorno ai 312 euro, per quanto riguarda la benzina. Per quanto riguarda il gasolio l’aumento si aggira intorno ai 271 euro.
La nota del Codacons
Tornano a salire i prezzi dei carburanti alla pompa, con la benzina che, secondo le ultime rilevazioni Mise, costa in media 1,657 euro al litro, mentre il gasolio torna a quota 1,510 euro/litro. Rispetto allo stesso periodo del 2020, la benzina registra un rincaro record del +18,6%, mentre il gasolio costa il 17,6% in più – denuncia il Codacons – Questo significa che un pieno di verde costa oggi 13 euro in più rispetto ad agosto dello scorso anno, mentre per un pieno di diesel l’aggravio di spesa è pari a +11,3 euro. Da inizio anno la benzina è cresciuta invece del +15%, mentre il gasolio del +14,5%. “Aumenti che si traducono in una vera e propria stangata per le tasche dei consumatori – attacca il presidente Carlo Rienzi – I rincari alla pompa si traducono infatti in una maggiore spesa, solo per i rifornimenti di carburante, pari a +312 euro annui a famiglia”, si legge nella nota del Codacons.