La tregua del caro benzina è durata poco e tornano a risalire i prezzi dei carburanti.
A causa del balzo delle quotazioni internazionali dei prodotti, tornano a salire benzina e diesel in Italia. L’aumento è di circa due centesimi al libro. Secondo i dati, è stato registrato un nuovo aumento settimanale. Infatti, tra il 18 a il 24 aprile, la media nazionale della benzina in modalità self si è attestata a 1,766 euro al litro, in aumento dello 0,51% pari a +0,9 centesimi. Il prezzo medio del diesel self cresce a 1,786 euro/litro (contro 1,780), con le compagnie tra 1,772 e 1,801 euro al litro (no logo 1,781).
I prezzi subiscono un rincaro soprattutto per quanto riguarda il servito. Per la benzina sale a 1,922 al libro, stessa cifra anche per il diesel che per alcuni marchi arriva anche a 2,009 euro al litro. Anche il Gpl in aumento. I prezzi vanno da 0,848 a 0,871 euro/litro (no logo 0,854). Un’altra storia riguarda il prezzo del metano. Il prezzo medio del gas metano auto è tra i 2,056 e 2,394euro al litro.
In aumento anche il prezzo del gas
La questione del gas peggiora sempre di più. Ora l’annuncio della chiusura del gas da parte della Gazprom per Polonia e Bulgaria ha fatto schizzare i prezzi alle stelle in tutta Europa. Si teme che da un momento all’altro la Russia possa decidere di chiudere i rubinetti dei gasdotti a qualche altro paese membro. Anche se non sono ancora chiusi negli altri paesi c’è comunque una diminuzione di flusso.
In Italia ad esempio prima della guerra avevamo un flusso di 70/80 milioni di metri cubi, mentre oggi siamo scesi a 25/30. Un processo che sta lentamente andando verso una chiusura totale e questo fa balzare i prezzi. Oggi si è registrato un aumento oltre 10% sul metano. I benchmark del prezzo del metano in Europa, sono balzati del 16% a 119,75 euro al megawattora, dopo aver toccato un rialzo massimo del 24%.