La politica deve fare i conti con i primi sintomi della rabbia sociale. Si deve intervenire subito per evitare il peggio.
In Italia emergono i primi sintomi della rabbia sociale. In pochi giorni sono finiti sotto scorta Sileri, Azzolina e Fontana, vittime di insulti e minacce. Nella giornata del 27 maggio i manifestanti sono scesi in piazza a Milano per manifestare contro il Presidente della Regione Lombardia. Sono i primi sintomi del nuovo virus che rischia di contagiare il Paese: quello della rabbia sociale.
Di seguito il video della manifestazione improvvisata contro Attilio Fontana
I primi sintomi della rabbia sociale. Il governo deve intervenire
Il Viminale da settimane è al corrente dei rischi legati alla crisi economica, che potrebbe di sfociare in un problema sociale difficile da gestire e da risolvere. La disperazione diventa rabbia.
La soluzione è una. Dare i soldi ai cittadini nel minor tempo possibile. Anche la ministra dell’Interno Lamorgese si era allineata alla richiesta chiedendo al governo di muoversi nell’immediato per contenere i malumori.
Il dossier sulle possibili tensioni sociale ovviamente è noto anche al resto del governo, al lavoro per tenere la situazione sotto controllo.
![Luciana Lamorgese](https://newsmondo.it/wp-content/uploads/2019/09/IM_Luciana_Lamorgese-1200x800.jpg)
La peggiore delle ipotesi
Nella peggiore delle ipotesi si rischiano scene di guerra civile. Uomo contro uomo. Perché la rabbia trova sempre una valvola di sfogo. E spesso non è quella giusta. Fatto sta che la povertà e la disperazione chiamano violenza. Una costante che si ripete nelle pagine di storia. Un rischio concreto che il governo deve scongiurare.