Primo italiano positivo al Coronavirus. È uno dei 56 rientrati da Wuhan

Primo italiano positivo al Coronavirus. È uno dei 56 rientrati da Wuhan

Primo italiano positivo al Coronavirus. Si tratta di uno dei 56 connazionali che sono rientrati da Wuhan con il volo militare.

ROMA – Primo italiano positivo al Coronavirus. L’Istituto superiore di sanità ha comunicato alla task force del Ministero della Salute i risultati delle analisi condotte sui tamponi di uno dei nostri 56 connazionali rientrati da Wuhan nella giornata di lunedì 3 febbraio 2020.

Il ricovero è avvenuto nella mattinata di giovedì per “un modesto rialzo termico“. Le condizioni dell’uomo sono buone ma nelle prossime ore sarà sorvegliato con maggiore attenzione per capire l’evolversi del virus nel suo corpo.

Il bollettino medico dello Spallanzani

La notizia della positività ai test è arrivata poche ore dopo il primo bollettino medico dello Spallanzani. Il nosocomio aveva parlato di “condizioni buone del paziente con controlli in corso per capire se si trattava di Coronavirus“.

I test, alla fine, hanno confermato il contagio. Nella giornata di domani potrebbero essere effettuati i controlli anche sugli altri italiani rientrati da Wuhan per verificare eventuali altri contagi. Anche se, al momento, la situazione sembra essere tranquilla: “Per noi – hanno spiegato gli italiani in quarantena alla Cecchignola – non cambia niente. I nostri tamponi faringei sono negativi. E per questo festeggeremo con delle bottiglie di prosecco. Utilizziamo mascherine e per questo il contagio è escluso al 100%“.

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Le condizioni della coppia cinese

Stabili, invece, le condizioni della coppia cinese. “I due cittadini – si legge nell’ultimo bollettino medico – continuano ad essere ricoverati in terapia intensiva del nostro Istituto. Il loro quadro clinico resta invariato, con parametri emodinamici stabili. La prognosi resta tuttora riservata“.

L’aggiornamento si sofferma anche sulle cure: “Ricevono dal 4 febbraio una terapia antivirale sperimentale. Tali farmaci sono indicati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come i più promettenti sulla base dei dati disponibili. Si tratta dell’antivirale lopinavir/ritonavir, comumente utilizzato per l’infezione da hiv“.

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