Clamoroso: niente più scorta privata per Harry e Meghan

Clamoroso: niente più scorta privata per Harry e Meghan

La proposta del secondogenito di Carlo III di pagare per una scorta privata, per lui e per la sua famiglia, è stata respinta.

La richiesta del principe Harry di avere una scorta privata durante le sue visite nel Regno Unito con la famiglia è stata negata. Il principe aveva fatto ricorso contro la decisione del Ministero degli Interni di rifiutare la sua richiesta di pagare per la propria protezione, dopo aver perso la protezione solitamente fornita ai membri della famiglia reale. Purtroppo, l’ultima azione legale intrapresa dal principe non ha avuto successo.

La perdita della scorta “reale”

Harry (che negli scorsi giorni era stato coinvolto in un incidente stradale dopo essere stato inseguito dai paparazzi) e la sua famiglia hanno perso, tra gli altri, il beneficio della scorta dopo aver rinunciato allo status di membro attivo della famiglia reale. Il tutto è avvenuto dopo lo strappo dai Windsor del 2020 e il trasferimento negli Stati Uniti

L’Alta Corte è giunta a questo verdetto concordando con le motivazioni presentate dal Ministero dell’Interno. La decisione si è basata sulle raccomandazioni del Comitato governativo per la protezione dei reali e delle personalità pubbliche (Ravec), che aveva respinto la richiesta del principe. Il comitato aveva sollevato dubbi sulla richiesta del principe di risarcire privatamente la forza pubblica, ritenendola controversa.

Protezione, ma non totale

La polizia avrà una capacità limitata di fornire protezione al Duca di Sussex e a sua moglie, e sarà a sua discrezione. Il team legale di Harry aveva cercato di impugnare la decisione di Ravec sulla base di una legge del 1996 che consente al capo della polizia di fornire servizi specializzati a pagamento, come in occasione di grandi eventi pubblici, sportivi o di intrattenimento.

Tuttavia, il giudice Chamberlain ha osservato che i servizi richiesti dal team di Harry richiedono l’uso di agenti specializzati altamente qualificati, che sono in numero limitato e sono anche disposti a correre rischi per salvaguardare le persone sotto scorta.

Harry perde un’altra battaglia

Questo secondo ricorso contro il Ministero degli Interni è stato, come il primo, un fallimento. Il primo era un’azione legale per contestare la decisione di non fornire a lui e alla sua famiglia la scorta di diritto, avendo Harry perso i privilegi di membro reale.

Tuttavia, questo secondo caso risulta un po’ diverso dal precedente. Il ricorso chiede una revisione formale della decisione ed è stato approvato dall’Alta Corte a luglio. Il processo si terrà a breve.

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