Crollo del Ponte Morandi, i pm chiedono il rinvio a giudizio per Castellucci e altri 58 imputati.
GENOVA – Dopo ben undici udienze, i pm che seguono il caso hanno chiesto il rinvio a giudizio per Castellucci e altri 59 imputati nell’udienza preliminare per la tragedia del crollo del Ponte Morandi. Di fatto per tutti gli imputati e per le due società coinvolte, Aspi e Spea.
Crollo del Ponte Morandi, chiesto il processo per 59 persone e due società
Nel febbraio del 2022, dopo 11 udienze, i pm hanno chiesto il rinvio a giudizio per 59 imputati e due società. Tra i 59 c’è anche Giovanni Castellucci, ex Amministratore delegato di Aspi. Le due società sono Aspi e Spea.
La Procura ha anche chiesto che vengano dissequestrati i reperti che si trovano attualmente nei magazzini.
Dopo la richiesta della Procura la palla passa ai legali della difesa. Poi il gup dovrà esprimersi e decidere se accogliere o meno le richieste dei pm, che di fatto hanno chiesto di procedere con il rinvio a giudizio per tutti gli imputati.
Le ipotesi dell’accusa
Secondo l’accusa, il crollo del Ponte Morandi è legato alle mancate manutenzioni. La struttura necessitava di interventi che non sono mai stati fatti, presumibilmente per motivi economici. Le accuse sono, a vario titolo, quelle di omicidio colposo plurimo, omicidio stradale, disastro colposo, attentato alla sicurezza dei trasporti, crollo doloso e falso, tanto per citarne alcuni.
Autostrade e Spea verso il patteggiamento
Autostrade e Spea potrebbero decidere di accettare un patteggiamento da 30 milioni di euro ed uscire definitivamente dal processo.