L’udienza preliminare dell’indagine legata alle plusvalenze e altre irregolarità in bilancio della Juventus si è conclusa.
Si è aperta oggi al Palazzo di Giustizia di Torino il processo scaturito dall’inchiesta Prisma sui conti della Juventus e sulle plusvalenze con l’udienza preliminare, conclusa con un nulla di fatto bensì un rinvio al 10 maggio.
Sono 13 gli imputati fra cui anche Andrea Agnelli e la società come persona giuridica che però non sono presenti in aula insieme all’avvocata Severino ex ministra della Giustizia.
Il gup Picco dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio della Procura di Torino per la Juventus come persona giuridica e 12 tra manager ed ex dirigenti del club. Inoltre, il giudice valuterà anche la richiesta della difesa di spostare il processo eventuale a Milano, sede della Borsa o a Roma, città nella quale hanno sede i server della borsa.
Cosa deciderà il gup
L’udienza di oggi si è conclusa con un rinvio a giudizio per le valutazioni sulle richieste delle parti civili delle cosiddette “persone offese”, coloro che ritengono di avere subito un danno dalle presunte irregolarità compiute sui bilanci bianconeri, ovvero gli azionisti. Ma potrebbero considerarsi danneggiati anche molti giocatori come Cristiano Ronaldo e Dybala che ancora devono ricevere soldi (alcuni milioni di euro) dalla Juventus.
Al momento sono 15 i capi d’accusa della Procura tra cui la manipolazione dei mercati, le false comunicazioni sociali, dichiarazione fraudolenta emerse dalle indagini. L’udienza riguarda la giustizia ordinaria mentre per la giustizia sportiva si deve aspettare il 19 aprile quando il Collegio di Garanzia del CONI si esprimerà sul ricorso della Juventus in merito ai 15 punti di penalizzazione inflitti dalla Corte d’Appello Federale nel caso delle plusvalenze fittizie.