Processo Modigliani, Sgarbi: "Giudici traviati da perite incapaci"
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Processo Modigliani, Sgarbi: “Giudici traviati da perite incapaci”

Vittorio Sgarbi

Si favoriscono “i capricci e l’inesperienza di personaggi frustrati che vedono falsi dove ci sono opere autentiche”, dice Sgarbi.

Per quanto riguarda il processo che condanna i presunti quadri falsi di Modigliani sequestrati nel 2017 dalla procura di Genova, mentre erano esposti a Palazzo Ducale, il critico d’arte Vittorio Sgarbi si pone a difesa di Chiappini e Guttman.

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Le condanne

A Genova è in corso il processo sui presunti falsi di Modigliani, per cui il procuratore aggiunto Paolo D’Ovidio ha chiesto la condanna dei presunti responsabili dei quadri cosiddetti “falsi”, esposti alla mostra del 2017 a Palazzo Ducale.

Condannato a sei anni Rudy Chiappini (curatore della mostra); a cinque anni Joseph Guttmann (proprietario della maggior parte dei quadri); otto mesi per Nicolò Sponzilli (organizzatore dell’evento) e per Rosa Fasan (dipendente della società); sei mesi per Pietro Pedrazzini (scultore svizzero, proprietario di un Ritratto di Chaim Soutine, ritenuto falso).

“Una richiesta inaudita”

Il Sottosegretario di Stato alla Cultura Vittorio Sgarbi, si batte contro la decisione del procuratore la cui richiesta viene definita “inaudita”. Poi aggiunge: “Perite prive di esperienza e competenza, danno indicazioni false ai magistrati che condannano un curatore onesto e serio che ha esposto opere di Modigliani riconosciute e pubblicate in altre mostre”.

Attribuire a Rudy Chiappini la colpa per le scelte di quadri di Modigliani è “un arbitrio e una prepotenza di una giustizia che non rispetta la libertà di opinioni e la ricerca di uno studioso degno di ogni considerazione, che ha sempre lavorato in modo impeccabile”.

Sgarbi critica “l’incapacità delle perite del tribunale” che è diventata “lo strumento per una esecuzione sommaria che punisce il collezionismo e la ricerca favorendo i capricci e l’inesperienza di personaggi frustrati che vedono falsi dove sono opere autentiche”. “La condanna di Rudy Chiappini e di Joseph Guttman, esperto di Modigliani quanto la (im)perita Quattrocchi (non laureata) è inesperta, è una condanna a Modigliani”.

Per quanto riguarda le pene minori per Sponzilli e Fasan, poi, Sgarbi afferma che “sono una violenza e una testimonianza di disprezzo per i bravissimi lavoratori di una autorevole casa editrice come Skira. Il mondo della critica d’arte dovrebbe ribellarsi a questa umiliazione di un lavoro che si basa sullo studio e sulla competenza. La richiesta di condanna è un insulto alla cultura”.

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ultimo aggiornamento: 20 Marzo 2023 16:51

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