L’allerta sicurezza per i magistrati del processo Open Arms è aumentata a causa delle minacce ricevute. La Procura di Palermo chiede misure protettive.
Il processo Open Arms, che vede l’ex ministro Matteo Salvini imputato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio, ha scatenato un’ondata di minacce e intimidazioni nei confronti dei magistrati coinvolti. In risposta a questa grave situazione, la Procura di Palermo ha richiesto l’intervento urgente del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per garantire la protezione dei giudici e delle loro famiglie.
Open Arms: paura per i pm
Il processo Open Arms, che ha visto la richiesta di condanna a sei anni di carcere per l’ex ministro Matteo Salvini per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio, ha sollevato gravi preoccupazioni per la sicurezza dei magistrati coinvolti.
Come riporta TgCom24, Marzia Sabella, Gery Ferrara e Giorgia Righi, i tre pm che stanno seguendo il caso, hanno ricevuto una marea di minacce e insulti tramite social media, oltre a pesanti lettere intimidatorie. La Procuratrice generale di Palermo, Lia Sava, ha segnalato questi episodi al Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, richiedendo misure di protezione per i magistrati e i loro familiari.
Minacce e intimidazioni: l’intervento delle autorità
La requisitoria del processo, che accusa Salvini di aver imposto un divieto di sbarco illegittimo alla nave della ong spagnola Open Arms con 147 migranti a bordo, ha innescato una feroce campagna di odio sui social, caratterizzata da minacce di morte e insulti rivolti alle due pm coinvolte. L’allerta sicurezza riguarda anche i familiari dei magistrati, che hanno ricevuto minacce dirette e lettere anonime.
Post e minacce sono stati inviati anche alla Procura di Caltanissetta, che ora si occupa delle indagini relative agli attacchi ai magistrati di Palermo. I tre pm stanno valutando l’opportunità di avviare azioni legali sia a livello civile che penale contro gli autori delle intimidazioni. La situazione ha acceso il dibattito sulla sicurezza e la libertà di giudizio in Italia, mettendo in luce le conseguenze delle polemiche politiche sui funzionari giudiziari.