Il procuratore ha chiesto la condanna di Chiara Appendino, accusata di responsabilità per la tragedia di Piazza San Carlo.
Per l’ex sindaca di Torino e parlamentare di M5s, Chiara Appendino, è stata chiesta la conferma della condanna a 18 mesi di reclusione al processo d’appello, per la tragedia avvenuta in Piazza San Carlo, nel capoluogo piemontese, nel 2017. In arresto anche il capo del Cdm Paolo Giordana.
Le condanne
A Torino, la Procura generale ha chiesto la condanna in via definitiva a 18 mesi di reclusione dell’ex sindaco Chiara Appendino, chiamata in causa per ciò che accadde la sera del 3 giugno 2017, di cui è stata ritenuta responsabile. Durante la finale di Champions League che provocò oltre 1.500 feriti e in seguito la morte di due donne.
La stessa pena è stata proposta per l’allora capo di gabinetto Paolo Giordana. Per l’ex questore Angelo Sanna, che ha reso delle dichiarazioni spontanee, è stato proposto un abbassamento della pena (18 mesi) decisa in Primo grado. Mentre per Maurizio Montagnese, responsabile della cura dell’evento, il magistrato ha chiesto alla corte di valutare se è il caso di procedere a una riduzione.
La tragedia in Piazza San Carlo
Durante la finale di Champions League Juventus-Real Madrid del 3 giugno 2017, fu caos tra la folla di tifosi a causa dell’azione di alcuni criminali che a scopo di rapina sparsero spray al peperoncino. Il gesto provocò il panico tra la platea che stava seguendo la partita al maxischermo, causando oltre 1.500 feriti e in seguito la morte di due donne.
Le vittime sono state: Erika Pioletti, 38enne di Domodossola che era stata ricoverata all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino a causa di un infarto, dopo essere stata schiacciata contro un muro provocandogli un trauma toracico; Marisa Amato, la donna di 65 anni rimasta paralizzata dopo i fatti di piazza San Carlo che, dopo un anno e mezzo dalla tragedia, è morta in seguito alla complicanze di un’infezione alle vie respiratorie .