Il confronto Vespa-Prodi: la disputa sul dibattito elettorale rivive, tra accuse e chiarimenti per l’epoca Silvio Berlusconi.
Nel panorama politico italiano, un episodio risalente al 2006 torna a far discutere. Romano Prodi, ospite a “Piazza Pulita” condotta da Corrado Formigli, ha rinnovato le sue accuse nei confronti di Bruno Vespa, celebre conduttore di “Porta a Porta”, per un presunto gesto di scorrettezza durante un dibattito elettorale con Silvio Berlusconi. Secondo Prodi, una manovra orchestrata in quel faccia a faccia avrebbe influito sulle dinamiche elettorali: «Quando Berlusconi promise l’abolizione dell’Ici, guadagnò cinque punti percentuali. Era stato stabilito che dovessi essere l’ultimo a parlare, ma qualcuno ha cambiato le regole» ha affermato l’ex Presidente del Consiglio.
La risposta di Vespa: una questione di sorteggi e sviste
In risposta, Bruno Vespa ha prontamente chiarito la situazione, sottolineando la sua estraneità ai fatti. «Ho sempre avuto stima e affetto per Romano Prodi, e mi dispiace che mi attribuisca un comportamento scorretto» ha dichiarato Vespa. La questione, secondo il giornalista, trova radici in un errore di sorteggio e in una svista di Clemente Mimun, altro giornalista e conduttore televisivo. Durante il primo confronto televisivo tra Prodi e Berlusconi.
Errore e correzione: la spiegazione di Vespa
Vespa ha precisato che, a seguito di un sorteggio, era stato deciso che Berlusconi avrebbe concluso il confronto moderato da Mimun, mentre Prodi avrebbe avuto l’ultima parola in quello da lui moderato. Tuttavia, una svista di Mimun capovolse questa disposizione nel primo confronto. Di conseguenza, per mantenere l’equilibrio e rispettare gli accordi preesistenti, Vespa fu costretto a invertire l’ordine nell’ultimo intervento del suo confronto, permettendo così a Berlusconi di chiudere la discussione. «Le registrazioni sono lì a dimostrarlo. Non ho alcuna responsabilità in merito alla promessa di abolizione dell’Ici fatta da Berlusconi, che indubbiamente gli portò vantaggio» ha concluso il giornalista.
In conclusione, quello che Prodi percepisce come un complotto ai suoi danni, si rivela essere un semplice errore, una circostanza che ha costretto Vespa a modificare l’ordine previsto degli interventi. Questa precisazione di Vespa mira a fare chiarezza su un episodio che, dopo anni, continua a generare discussioni e polemiche nel contesto politico italiano.