Romano Prodi è stato intervistato sull’attualità politica italiana con particolare riferimento al Governo Meloni e l’opposizione.
Intervista al Corriere della Sera per Romano Prodi. Il Professore ha avuto modo di affrontare diversi temi legati all’attualità politica italiana. Non solo l’operato del Governo Meloni e il recente vertice Italia-Africa per lanciare il Piano Mattei ma anche la consistenza delle opposizioni italiane che, al momento, scarseggia.
Prodi: il governo e l’attualità politica italiana
Sul vertice Italia-Africa con 25 capi di Stato a Roma per lanciare il Piano Mattei, Prodi ha spiegato: “La scelta di guardare all’Africa è non solo giusta, ma anche necessaria. Dall’Africa dipende il nostro futuro. Non è facile dare un giudizio su una conferenza che sta cominciando solo ora, mentre stiamo parlando. Questo è, finora, soprattutto un piano per l’energia. E da solo non sarebbe determinante, anche solo per la scarsità delle risorse”.
Il politico ha spiegato: “Serve oggi un progetto più ampio portato avanti dall’Europa intera. Da sola l’Italia può fare ben poco per fronteggiare la forte penetrazione sistemica, in Africa, della Cina in campo economico e della Russia in campo politico. Non so quanto in accordo tra loro”.
Spostando l’attenzione alle dinamiche generali della politica italiana, l’ex Premier ha sottolineato come mai il centrodestra si trovi al comando senza particolari patemi da parte delle opposizioni.
In tal senso, l’affondo di Prodi è forte: “Secondo una recente analisi, l’Italia è uno dei pochi Paesi, se non l’unico, in cui lo stare al governo non danneggia i partiti che lo sostengono. Questo accade perché non c’è un’alternativa concreta. Non appena ci fosse, comincerebbe l’erosione”.
Il commento su Meloni e Conte
Nel corso dell’intervista, non sono mancati alcuni passaggi anche sulla Premier Meloni e su altri politici. In particolare sulla Presidente del Consiglio: “La premier italiana sta diventando una sorta di polizza di assicurazione per von der Leyen in caso di incidente elettorale”, ha detto in chiave europea.
Su Conte e la possibilità che possa essere un alleato del Pd: “Tutto è possibile perché Conte deve ancora decidere dove sta”.
Sulla Schlein, infine: “Un giudizio? È nella situazione più difficile in cui si possa trovare un leader. Per sciogliere nodi complessi serve tempo”.