Prodi scatena l'ira della Ferrari aiutando i cinesi
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Direttore: Alessandro Plateroti

Prodi scatena l’ira della Ferrari aiutando i cinesi

Ferrari SF21

Prodi promuove una nuova auto di lusso cinese provocando le ire della Ferrari.

L’ex premier Romano Prodi si mette contro la casa automobilistica emiliana promuovendo una super car cinese. Prodi così ha deciso di promuovere un nuovo progetto di auto di lusso cinese in Emilia-Romagna anche grazie ai fondi del Pnrr. Il politico così fa concorrenza alla Ferrari di Maranello dichiarando di volerla realizzare anche dello stesso colore.

Prodi sembra molto convinto di questa scelta di sponsorizzare il suo nuovo progetto automobilistico. Si tratta di una joint-venture Usa-Cina. Il progetto vuole sfruttare il know-how della Motor valley ed entrare nel segmento delle auto ibride ed elettriche di super lusso, a partire dal 2023.

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Il progetto sarebbe stato avviato in prima persona dall’ex premier Prodi che ha avviato i contatti con le autorità cinesi per finanziare e realizzare questo progetto. L’affronto alla Ferrari è proseguito con il convincimento di ingegneri e meccanici della casa automobilistica ad aderire a questo nuovo progetto e abbandonare il Cavallino. Questo passaggio sarebbe arrivato grazie anche alla mediazione del presidente dell’Emilia Romagna Bonaccini.

Ferrari SF21
Ferrari SF21

I dubbi sul progetto sino-americano

“Ho seguito con attenzione un progetto che se consolidato darebbe il primato della mia Regione nel settore delle supercar. Ma non ho nessun rapporto di consulenza con le controparti cinesi” ha smentito Prodi. La Silk Faw promette di avviare il progetto delle hypercar elettriche, auto di lusso elettriche nella Motor Valley. Questo sarebbe un primato della Terra dei Motori di cui gioverebbe non solo l’Emilia-Romagna.

Il presidente Bonaccini ha chiarito “Speriamo che l’investimento di Silk Faw vada a buon fine, ma finché non lo vediamo realizzato non gli diamo un euro dei 4,5 milioni di finanziamento assegnati”. I dubbi su questo progetto arrivano dal M5S: “Vogliamo che la Commissione europea faccia chiarezza sui versamenti bancari di Silk Faw in Italia e sul rispetto delle leggi europee contro il riciclaggio” chiedono i grillini. Anche Legambiente ha i suoi timori. “Occuperà 360 mila metri quadrati di superficie nella frazione di Gavassa”, e “di questi, solo la minima parte sarà riservata per la produzione, mentre la maggior parte sarà dedicata alla costruzione di una pista prove, un hotel 5 stelle, negozi e aree esperienzali per adulti e bambini. Una sorta di Disneyland dell’automotive di lusso” ha sottolineato Bigi di WWF Emilia.

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ultimo aggiornamento: 25 Aprile 2022 12:49

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