L’ex Premier Romano Prodi ha parlato delle vicende dell’attualità politica italiana e non solo. Il consiglio alla sinistra e la telefonata con la Schlein.
Spesso chiamato in causa per dare commenti sulle vicende della politica italiana e non solo, Romano Prodi ha spesso detto la sua in merito alle problematiche della sinistra che non riesce a ritrovare credibilità per andare ad affrontare la destra. Al Corriere della Sera, l’ex premier è tornato anche su questo argomento spiegando meglio alcuni particolari.

Prodi: cosa serve alla sinistra per vincere
Prendendo come esempio il recente successo a New York del neo sindaco Mamdani, celebrato dalla sinistra italiana come grande svolta, Romano Prodi ha spiegato al Corriere: “Mamdani ha fatto cose interessanti: ha risvegliato la partecipazione, ha attratto i giovani, è stato capace di mettere in campo una campagna elettorale con pochi fondi. Ciò detto, la sua non mi pare esattamente la cifra del rivoluzionario […]”. Secondo l’ex premier le vittorie che potrebbero, invece, segnare una svolta in termini politici sono quelle “delle due governatrici democratiche, in Virginia e New Jersey. È quello che serve a noi: un riformismo coraggioso, ma concreto, che punti al cambiamento”.
Entrando nel dettaglio della politica italiana, secondo Prodi la sinistra deve muoversi con obiettivi ben precisi per governare. “Per farlo serve il consenso della maggioranza della popolazione. Non è un dettaglio. Dobbiamo poter parlare di argomenti veri come tasse, immigrazione, sanità, scuola con le parole giuste, senza un radicalismo che spaventa gli elettori e che nella nostra storia non ha mai pagato. Dicendo già adesso, con onestà, che cosa si vuole realizzare. […] Senza slogan facili, ma con un riformismo concreto che impasti insieme realismo e coraggio”.
Le telefonate con Elly Schlein
In questo senso, Prodi ha spiegato che, al netto di alcune punzecchiature, abbia sentito anche la leader del Pd, Elly Schlein: “Si, Schlein mi ha chiamato. Ci siamo sentiti spesso nelle ultime settimane”, ha detto l’ex premier. “Posso dire ciò che le ho detto io. Ho ribadito quanto sostenuto in pubblico. La mia preoccupazione è che una parte dell’elettorato si allontani dal centrosinistra perché ritiene che dall’opposizione arrivi una lettura troppo ristretta della società, non sufficiente per un’alternativa concreta di governo. Ed è già tardi perché siamo oltre metà legislatura”.
Prodi ha aggiunto anche: “Le ho anche spiegato che a me non interessano i partiti, ma le coalizioni di governo. C’è tanto da cambiare, ma a dire il vero molti anche nel Pd vogliono semplicemente conservare il proprio ruolo”.