In un dialogo con il direttore de La Stampa, Romano Prodi ha commentato le vicende italiane e internazionali senza risparmiare nessuno.
Dopo aver affondato il colpo sul Governo e sulla Meloni di recente, Romano Prodi è tornato a parlare e lo ha fatto in un dialogo con il direttore de La Stampa, Andrea Malaguti. Diversi i passaggi taglienti dell’ex Premier che ha avuto modo di discutere delle mosse di Donald Trump, di quelle di Giorgia Meloni ma anche lanciare un messaggio alle opposizioni, con una particolare stoccata a Conte e Schlein.

Il “cinico autoritario” Trump e il confronto Putin-Meloni
Nei diversi passaggi del dialogo con il direttore de La Stampa, Romano Prodi ha avuto modo di parlare dei rapporti Usa-Italia sottolineando anche cosa direbbe, fosse nella Meloni, a Trump: “Non sono la signora Meloni, ma al posto suo cercherei di rafforzare l’Europa, ma lei non fa neanche conferenze stampa, non spiega: ne fa più Putin! Non si può dipendere in tutto dagli americani”, ha detto l’ex Premier.
E ancora sul presidente americano: “Trump è un cinico autoritario, per il quale il diritto non vale più. Ma ha preso l’animo degli americani. Il più grande paese democratico del mondo ha come presidente uno che ha altri valori di riferimento”.
Prodi e la stoccata a Conte-Schlein
Nel suo intervento, Prodi ha avuto modo di pungere anche le opposizioni con riferimento a Schlein, Conte e anche il recente Referendum del quale “non si capivano le domande”. E ancora, in riferimento alla votazione e al mancato quorum: “Un miracolo che abbiano votato 14 milioni di persone”, ha aggiunto l’uomo. Pungendo poi la sinistra in generale, il professore ha detto: “La sinistra non si occupa più dei problemi della gente”, ha concluso l’ex premier nella sua analisi nel dialogo con il direttore de La Stampa.