Matteo Salvini ha presentato il programma del suo partito per le elezioni del 25 settembre.
Il programma della Lega si inserisce in quello parallelo presentato da tutta la coalizione di centrodestra. Tra i punti principali ci sono i cavalli di battaglia del Carroccio simili a quelli della campagna elettorale del 2018 su cui Salvini è tornato a puntare anche per queste elezioni. Su tutti il contrasto all’immigrazione illegale occupa un ruolo centrale. Ma anche pensioni e flat tax sempre punti focali per il leader leghista.
L’ex capo del Viminale ripropone i decreti Sicurezza varati dal governo gialloverde Conte 1. Per Salvini sono “strumenti normativi di riaffermazione del principio di legalità, di contrasto all’immigrazione illegale, di sicurezza pubblica, di potenziamento degli strumenti di sicurezza urbana, di contrasto alle criminalità organizzate italiane e straniere” La Lega ricorda che “si fa ingresso legale in Italia unicamente attraverso le vigenti normative ovvero in legalità e in sicurezza”. Il Carroccio punta a rivedere il sistema di accoglienza e ripristinare i divieti di ingresso per le Ong.
Fisco e pensioni: i cavalli di battaglia della Lega
Un altro tema su cui insiste il programma della Lega è il fisco con la flat tax al 15% a tutte le partite Iva con un fatturato fino a 100mila euro e abbattimento dell’Iva sui beni di prima necessità. Il Carroccio propone anche l’abolizione dell’Irap per le società di persone e di capitali e per gli studi associati. Taglio del cuneo fiscale e il salario minimo in base ai contratti collettivi di riferimento, oltre alla detassazione degli straordinari e dei premi di produttività, contrasto al lavoro nero e utilizzo della decontribuzione per incentivare l’assunzione degli under 35 e delle donne.
Battaglia di lungo corso anche quella sulle pensioni. Nel suo programma la Lega propone di istituire quota 41, il diritto alla pensione anticipata con 41 anni di contributi versati. Pensione di garanzia per i giovani e opzione donna come il Pd. Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, la Lega propone di dividere chi è idoneo al lavoro e chi no. Per coloro che possono lavorare si pensa ad un corso di formazione finalizzato all’occupazione.
Cultura della vita e Made in Italy
Per quanto riguarda i diritti civili e sociali, la Lega parla della lotta alla denatalità, anche con azzeramento di Iva su pannolini e latte. Il Carroccio va in difesa della “cultura della vita”, e della famiglia tradizionale bollando la maternità surrogata come “reato internazionale” dicendo no all’ideologia gender. Altri no sono per la legge sul fine vita e la legalizzazione della cannabis.
In politica estera la Lega punta a promuovere la pace e la sicurezza intercontinentale confermando la collocazione dell’Italia nell’Ue e nella Nato senza però alterare gli equilibri necessari per mantenere la pace frenando su ulteriori allargamenti.
Tra le riforme il programma leghista propone il presidenzialismo sul modello francese, ovvero l’elezione diretta del capo dello Stato da parte dei cittadini. Un capitolo a parte fa il Made in Italy dedicato alle eccellenze italiane da difendere e promuovere.