Arriva anche in Italia la protesta degli agricoltori: centinaia di trattori in marcia

Arriva anche in Italia la protesta degli agricoltori: centinaia di trattori in marcia

Un’ondata di proteste arriva a Verona, con un corteo di trattori che manifesta contro le politiche agricole europee e le decisioni governative.

Non solo in Francia – dove la manifestazione è stata turbata da un tragico evento – ma la protesta degli agricoltori prende vita anche in Italia, dove un centinaio di trattori è arrivato al Quadrante Europa a Verona, per manifestare contro le politiche agricole dell’Europa. Intanto si scatena la polemica tra gli organizzatori.

La marcia dei trattori a Verona

L’iniziativa è stata promossa dal “Comitato degli Agricoltori Traditi” (C.R.A.), un gruppo di agricoltori autonomi che ha già organizzato manifestazioni simili in altre città italiane, estendendo una protesta iniziata nelle scorse settimane in Germania, Francia e Romania.

A Verona la manifestazione è in programma oggi e domani con l’arrivo dei trattori al mercato ortofrutticolo di via Sommacampagna. La processione dei mezzi invece, è passata questa mattina da Isola della Scala e da Villafranca.

Il corteo di trattori è iniziato con l’unione dei lavoratori del settore, che sono arrivati anche da altre città venete e da Brescia. Noi siamo qui non perché abbiamo aderito alla protesta che il Cra Agricoltori traditi ha effettuato ieri a livello nazionale, ma perché intendiamo portare avanti le istanze degli imprenditori agricoli, chiedendo un cambio di rotta della politica relativa al settore primario dell’Italia e dell’Unione Europea”, ha dichiarato Giorgio Bissoli, il promotore del presidio davanti a Verona Mercato.

Cosa chiedono gli agricoltori?

I rappresentanti degli agricoltori stanno spiegando le loro ragioni, i motivi che hanno dato vita alla protesta. Si manifesta principalmente a difesa dell’agricoltura e dei territori, del lavoro e delle piccole imprese e contro le importazioni, i sindacati, le banche, le grandi confederazioni agricole.

Nel mirino ci sono anche la carne coltivata, le farine d’insetti, le tasse, il gasolio e la svendita dei terreni.
Una delegazione di agricoltori incontrerà il prefetto di Verona, Demetrio Martino, mentre i manifestanti al mercato ortofrutticolo sono tenuti sotto stretto controllo da parte delle Forze dell’ordine.

La sfida di Lollobrigida

Tutto questo accade mentre a Bruxelles, il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, si batte contro la carne coltivata. Anche la Coldiretti continua la sua battaglia, con una petizione sottoscritta da oltre due milioni di persone, che ha portato all’apertura di un’asse Roma, Parigi e Vienna.

La Coldiretti chiede che i prodotti in laboratorio nei processi di autorizzazione “non vengano equiparati a cibo ma bensì a prodotti a carattere farmaceutico, ribadendo l’impegno “a costruire con le altre grandi Organizzazioni agricole in Europa una mobilitazione a Bruxelles” per cambiare le politiche dell’Unione Europea.