Raid dei militari in un villaggio, 20 i morti

Raid dei militari in un villaggio, 20 i morti

Si fermano le proteste in Myanmar ma non la violenza. Un raid in un villaggio ha provocato la morte di 20 persone.

ROMA – Si fermano le proteste in Myanmar ma non la violenza. Nella giornata di domenica 6 giugno un raid coordinato dai militari in un villaggio ha provocato la morte di almeno 20 persone.

Proteste in Myanmar, diciotto morti

Domenica 28 febbraio i manifestanti si sono dati appuntamento i diverse città per continuare la loro dimostrazione contro il colpo di stato da parte dei militari.

Non è mancata la tensione con le forze dell’ordine locali. La polizia avrebbe sparato sui manifestanti con il bilancio che sarebbe almeno di 18 vittime e diversi feriti. I numeri sono stati anticipati dall’Onu, citato da La Repubblica, ma le cifre sembrano essere destinati a salire nelle prossime ore. Proteste che il 27 marzo hanno portato alla morte, secondo le ultime notizie del Guardian, anche di un bambino di 5 anni.

Gli scontri

Gli scontri sarebbero venuti in diverse città del Myanmar. I giornali locali hanno riferito l’utilizzo di granate stordenti nei confronti un gruppo di studenti e medici che protestavano in camice bianco.

Spari in aria, invece, a Mandalay. Nella seconda città più grande del Paese le forze dell’ordine avrebbero intrappolato in un ospedale il personale sanitario per proteste. Manifestazioni destinare a continuare nei prossimi giorni.

Manifestazione

Alta tensione in Myanmar

Alta tensione in Myanmar. Il colpo di stato effettuato dai militari il 1° febbraio ha portato in piazza milioni di cittadini. Manifestazioni represse con la forza dalla polizia locale.

La situazione, però, è degenerata solamente nelle ultime ore. Sabato 27, secondo i media locali, sono state arrestate oltre 400 persone con la polizia che ha sparato in area ed ha utilizzato gas e lacrimogeni e granate assordanti per far disperdere la folla.

Un metodo usato anche nel giorno successivo durante le nuove proteste dei cittadini. Questa volta, però, ci sono stati anche colpi esplosi sui manifestanti. Il bilancio è di almeno 18 vittime e diversi feriti. Un numero destinato ad aumentare nelle prossime ore. Situazione di emergenza che molto probabilmente continuerà nelle prossime settimane visto che le proteste non sembrano essere destinate a terminare.