Dalla solidarietà del presidente Mattarella alle tensioni accademiche, l’episodio di Napoli apre il dibattito.
In un clima di crescente tensione nelle istituzioni accademiche italiane, un recente episodio presso l’Università Federico II di Napoli ha sollevato la reazione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella,
Il capo dello Stato, così come riportato da Corriere.it, è intervenuto in seguito all’impedimento rivolto a Maurizio Molinari, direttore del quotidiano “Repubblica”, di partecipare a un dibattito sul ruolo della cultura nel Mediterraneo, evento turbato da un blitz studentesco.
La risposta di Mattarella
La reazione del presidente Mattarella non si è fatta attendere. Attraverso una nota ufficiale, ha espresso la sua solidarietà a Molinari, sottolineando come l’intolleranza debba essere estranea agli ambienti universitari, luoghi preposti al libero scambio di idee e al confronto costruttivo.
“Bandire l’intolleranza dall’ università…Con l’Università è incompatibile chi pretende di imporre le proprie idee impedendo che possa manifestarle chi la pensa diversamente“, ha dichiarato il Presidente. Ha, inoltre, invitato a una riflessione profonda sull’importanza della pluralità di voci nel dibattito accademico e culturale.
Questo non è un caso isolato. Episodi simili si sono verificati in altre prestigiose università italiane, tra cui la Sapienza di Roma e l’Università di Firenze, dove attivisti hanno cercato di ostacolare eventi che percepiamo in disaccordo con le loro posizioni politiche o ideologiche.
Proteste a Napoli: le accuse a Molinari
Il dibattito, intitolato “Ruolo della cultura nel contesto del Mediterraneo conteso“, si prometteva di essere un momento di riflessione importante.
Tuttavia, le tensioni sorte a seguito delle proteste di un collettivo studentesco, che accusava Molinari di “sionismo” e criticava le collaborazioni accademiche con università israeliane, hanno portato alla cancellazione dell’evento da parte del rettore Matteo Lorito.
Questo gesto ha scatenato un’ampia discussione sul bilanciamento tra la libertà di espressione e il rispetto delle diverse sensibilità all’interno degli spazi accademici.