Psicofarmaci tra adolescenti, 1 su 10 li assume
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Direttore: Alessandro Plateroti

Psicofarmaci tra adolescenti, 1 su 10 li assume

Medicinali

Sono sempre di più i giovani che usufruiscono di psicofarmaci, talvolta senza prescrizione medica: 1 giovane su 10 li assume.

È allarme psicofarmaci anche tra gli adolescenti. Il numero di giovani che assumono psicofarmaci – talvolta senza prescrizione medica – è in costante aumento. Il fenomeno sta subendo una crescita esponenziale. A lanciare l’allarme sono stati alcuni esperti riuniti per il 24° congresso nazionale della Sinpf.

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Molto spesso accade che i giovani assumano questo tipo di farmaci – spesso senza prescrizione medica – anche in concomitanza con droghe e alcol. Questa associazione risulta pericolosamente dannosa, a maggior ragione in giovani in cui le sinapsi non sono ancora del tutto sviluppate.

Lo studio

Uno studio ESPAD ha rivelato quali sono le conseguenze di un uso smodato e sconsiderato degli psicofarmaci. Purtroppo i giovani ad oggi riescono a reperire molto facilmente questo tipo di farmaco utilizzato su larga scala già all’interno delle loro abitazioni.

Lo studio dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), ha rivelato come il fenomeno dell’utilizzo dei psicofarmaci sia in costante crescita tra i giovani che vogliono superare il limite nello sballo.

Lo studio rivela come nel 42% dei casi gli psicofarmaci siano reperibili in casa. Nel 28% è possibile acquistarli per strada da spacciatori oppure su Internet. Invece nel 22% dei casi è possibile ottenerli sfuggendo al controllo dei medici. Secondo quanto appreso, il fenomeno ha subito un incremento del 5-10% proprio a causa della facilità attraverso cui è possibile reperire questo tipo di farmaci che agiscono a livello psichico.

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“Questi psicofarmaci rappresentano per molti un’ancora di rassicurazione per aumentare le performance scolastiche e i livelli di attenzione, per migliorare l’aspetto fisico quando combinati a farmaci dietetici, per potenziare i livelli di autostima, per sentirsi in forma, migliorando sonno e umore e spingono quindi i giovani ad assumerli sfuggendo al controllo in famiglia, reperiti in luoghi sicuri, come la casa in caso di familiari che già ne facciano uso, o in altri molto più insidiosi, come il web e la strada, sedi di un nuovo e più moderno spaccio, con reali rischi di overdose. Un trend, purtroppo, sempre più generalizzato tra i giovani e da cui non sono esenti neppure i ragazzi italiani, come dimostrano i dati dello studio ESPAD e le motivazioni che nei giovani alimentano il fenomeno”. Sono queste le dichiarazioni di Matteo Balestrieri, Ordinario di Psichiatria all’Università di Udine e co-presidente della SINPF.

Medicinali

Claudio Mencacci, direttore emerito di psichiatria all’ospedale Fatebenefratelli di Milano e co-presidente SINPF è intervenuto. “Gli psicofarmaci, insieme ad un percorso terapeutico a 360 gradi, sono fondamentali per curare le malattie mentali anche nei giovani e nei giovanissimi. Non bisogna averne paura, non ce n’è alcun motivo. Molte patologie curate per tempo nei giovani, garantiscono loro un futuro. Se invece queste cure vengono usate con modalità e intenzioni diverse non aiutano e soprattutto possono avere ripercussioni negative. Preoccupa perciò tutti noi la facilità con cui i ragazzi riescano a procurarsi psicofarmaci al di fuori dei canali ufficiali, la conoscenza dei luoghi e le modalità per ottenerli. Da qui la necessità, prioritaria, di avviare campagne di sensibilizzazione e informazione sul fenomeno e i rischi associati alla possibile dipendenza da abuso di psicofarmaci, tanto più grave se fuori controllo medico, e di azioni educazionali che ne favoriscano il contrasto, anche con il coinvolgimento delle Istituzioni: dalla scuola, alla classe medica, medici di medicina generale e specialisti, alle famiglie”.

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ultimo aggiornamento: 29 Gennaio 2023 10:33

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