In una riunione del Consiglio di Sicurezza nazionale russo, ecco la decisione del presidente Vladimir Putin in risposta gli Stati Uniti.
Nei giorni scorsi Donald Trump ha annunciato che gli Stati Uniti riprenderanno a svolgere delle esercitazioni nucleari, viste le situazioni degli altri Paesi. Una mossa che ha generato diverse reazioni tra cui quella della Russia. In particolare, a margine di una riunione del Consiglio di Sicurezza nazionale, Vladimir Putin ha dato mandato per “eventuali test di armi nucleari“.
Putin: dato mandato per test nucleari
In una riunione del Consiglio di Sicurezza nazionale russo, il presidente Vladimir Putin ha dato mandato al governo e ai servizi di intelligence di “raccogliere informazioni” sull’eventuale tenuta di test nucleari da parte degli Usa e di “presentare proposte concordate sull’eventuale avvio dei lavori per la preparazione dei test di armi nucleari” nel caso in cui appunto gli stessi States dovessero avviarli.
Le parole del presidente russo sui test
Il leader del Cremilino ha fatto sapere nel corso della riunione del Consiglio di Sicurezza: “Incarico il ministero degli Affari Esteri, il ministero della Difesa, i servizi speciali e le agenzie civili competenti di fare tutto il possibile per raccogliere ulteriori informazioni su questo argomento, analizzarle a livello di Consiglio di sicurezza e presentare proposte coordinate sul possibile avvio dei lavori per preparare i test nucleari. Procediamo da lì. Attendo il vostro rapporto”.
in questo senso, come si apprende da diverse agenzie, pare che la Russia abbia cercato, in modo vano però, di avere chiarimenti dagli Stati uniti in merito alle dichiarazioni con cui il presidente Donald Trump ha annunciato la ripresa dei test nucleari. A riferlirlo è stato il direttore del servizio d’intelligence per l’estero (Svr), Serghei Naryshkin. Lo stesso Naryshkin ha fatto sapere che diplomatici dell’ambasciata russa negli Usa abbiano contattato funzionari americani per chiarire ma “i rappresentanti sia della Casa Banca sia del Dipartimento di Stato hanno evitato una risposta sostanziale”.
