Sette dei dieci deputati municipali di San Pietroburgo hanno firmato una lettera in cui contestano l’operato di Putin, avanzando una dura richiesta nei confronti del Premier.
Ad oggi il conflitto tra la Russia di Putin e l’Ucraina di Zelensky sta perdurando da ben sei mesi. In tutto questo tempo l’Ucraina, nonostante gli attacchi messi in atto dalle truppe russe, ha continuato a resistere senza mai abbandonare le linee di combattimento per non permettere alle truppe nemiche di conquistare tutti i loro territori.
Sembra che la controffensiva ucraina stia mettendo in seria difficoltà la Russia. Difatti, le forze armate ucraine hanno riguadagnato circa 6 mila chilometri quadrati di territori dall’inizio di settembre. Riconquistata anche la seconda città del paese di Charkiv.
La lettera dei deputati municipali
L’azione del presidente del Cremlino sta suscitando la disapprovazione di numerosi leader. Sette dei dieci deputati municipali del distretto Smolninskoye di San Pietroburgo, città natale del presidente, hanno firmato una lettera in cui contestano l’operato di Putin. «Le tue visioni, il tuo modello di gestione sono disperatamente fuori tempo. E impediscono lo sviluppo della Russia e del suo potenziale umano».
All’interno della lettera, i sette deputati hanno richiesto alla Duma che il presidente russo Vladirmir Putin venga processato. Il leader è accusato di «tradimento» nei confronti della sua stessa patria. La lettera, pubblicata da “Repubblica”, continua: «Riteniamo che la decisione del presidente Putin di lanciare l’operazione militare speciale danneggi la sicurezza della Russia e dei suoi cittadini».
Secondo le accuse il leader del Cremlino sarebbe responsabile delle nefaste conseguenze che la guerra sta avendo sulla società e sull’economia russa. A sostegno di questa argomentazione nella lettera i sette deputati menzionano le ingenti perdite umane dell’esercito (oltre cinquemila persone). E i danni economici causati dai numerosi pacchetti di sanzioni inflitti dall’Unione europea. Inoltre sarebbe responsabilità di Putin anche l’espansione del blocco Nato a Svezia e Finlandia e la militarizzazione dell’Ucraina.