L’accusa di Vladimir Putin all’Ucraina: il leader del Cremlino spiega il tentativo di colpire la centrale nucleare di Kursk.
La notte scorsa le forze armate ucraine avrebbero tentato di colpire la centrale nucleare di Kursk. Ad affermarlo è stato il presidente russo, Vladimir Putin, durante una riunione in videoconferenza convocata per fare il punto sulla situazione nelle regioni di Kursk, Bryansk e Belgorod, dove si stanno verificando operazioni militari da parte delle forze di Kiev.
Stando a quanto si apprende da Putin, citato dall’agenzia Tass, le forze armate dell’Ucraina avrebbero tentato di attaccare la centrale nucleare di Kursk. “Stanotte il nemico ha tentato di colpire una centrale nucleare. L’Agenzia internazionale per l’energia atomica ne è stata informata e ha promesso di inviare degli specialisti per valutare la situazione”, ha detto il leader del Cremlino. E ancora: “Spero che alla fine questo verrà fatto da parte loro”. Inoltre, il ministero della Difesa di Mosca ha anche aggiunto “di aver respinto un attacco di droni nella regione di Volgograd” che a quanto pare aveva come bersaglio la base aerea di Marinovka.
Zelensky conferma l’avanzata a Kursk
Sponda Ucraina, il presidente Volodymyr Zelensky ha voluto dare un aggiornamento su X in cui si è limitato a spiegare che “è sotto controllo ucraino un altro insediamento nella regione di Kursk”. Non solo. Il numero uno del Paese ha reso noto anche di aver “visitato l’area di confine nella regione di Sumy e di aver incontrato il comandante delle Forze Armate Oleksandr Syrskyi e il capo dell’amministrazione militare” nella regione.
Il messaggio di Zelensky ha poi fatto riferimento ai dati ripresi dalle autorità di Sumy secondo cui “dall’inizio dell’operazione a Kursk si è registrato un calo nei bombardamenti e nel numero delle vittime civili”. Solamente due giorni fa Syrskyi annunciava che le Forze Armate ucraine controllavano “1.263 chilometri quadrati” di territorio russo e “93 insediamenti” nel Kursk.
