Il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha commentato la guerra in Ucraina, schierandosi ancora contro l’Occidente.
Sono più di due mesi che le truppe di Vladimir Putin si trovano in Ucraina. La Russia continua ad attaccare il popolo di Volodymyr Zelensky, e i civili ucraini si trovano ad essere costretti a compiere una scelta difficile: restare in Ucraina e combattere contro l’invasore russo, oppure scappare dalla propria patria e lasciare i ricordi di una vita alle spalle. Il presidente russo, però, continua nella sua offensiva, a livello di guerra sul campo e a livello di guerra ideologica contro l’Occidente.
Le parole del leader del Cremlino
Il presidente della Russia Vladimir Putin ha ribadito il suo punto di vista, asserendo che “tutti gli obiettivi della missione militare speciale in corso nel Donbass e in Ucraina saranno certamente raggiunti al fine di garantire pace e sicurezza ai residenti delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, della Crimea russa e del nostro intero Paese nella sua prospettiva storica”. Questo è quanto ha affermato il capo di Stato russo.
Ma non solo. Putin ha anche accusato l’Occidente di rappresentare “un pericolo per tutto il mondo”, ricordando che è stata la Russia a “liberare il mondo dai nazisti”. Fra gli anni Novanta e gli anni 2000, l’Occidente avrebbe, a detta di Putin, alimentato il terrorismo nel Caucaso del Nord, stimolando il separatismo allo scopo di poter distruggere il Paese. Questo è quanto ha aggiunto il Presidente della Russia, in un discorso tenutosi di fronte al Consiglio legislativo riunitosi a San Pietroburgo. “Questo obiettivo, quello di spingerci all’angolo”, non è stato raggiunto. Ma l’Occidente non si è riappacificato con questo fallimento. Per questo, stando al presidente Putin, in seguito è stata sferrata una pesante guerra economica contro la Russia. Queste le parole dell’ennesima offensiva contro l’Occidente del presidente russo Putin.