Il presidente russo ribadisce la responsabilità delle sanzioni europee per i malfunzionamenti del gasdotto.
Vladimir Putin in un colloquio avuto con il Cancelliere tedesco Olaf Scholz è tornato a sottolineare che i problemi di fornitura di gas all’Europa attraverso il gasdotto Nord Stream-1 sono stati causati dalle sanzioni occidentali contro Mosca. Il Cremlino ha negato ogni responsabilità sulle condizioni del gasdotto e le interruzioni continue che provocano danni di approvvigionamento all’Europa.
A comunicare il contenuto della conversazione è stato una nota del Cremlino che ci ha tenuto ad evidenziare che il presidente Putin ha detto all’omologo tedesco che “la Russia è stata e rimane un fornitore affidabile di risorse energetiche, che rispetta tutti i suoi obblighi contrattuali”. Le interruzioni del gasdotto Nord Stream 1 sono causate dalle sanzioni contro Mosca che interferiscono con la manutenzione del gasdotto.
Putin contro l’Ue: gli stati si preparano a stare senza gas
Inolre, Putin ha definito cinico qualsiasi tentativo di incolpare Mosca per i problemi energetici dell’Europa, vista la chiusura da parte delle autorità dei rispettivi Paesi delle forniture di gas attraverso l’Ucraina e la Polonia e il rifiuto di consentire il funzionamento del Nord Stream-2. Nel frattempo la situazione energetica in Europa continua ad aggravarsi da quando la Gazprom ha deciso le prime interruzioni a diversi stati europei.
Le interruzioni sono state motivate da Mosca sempre da relativi problemi tecnici e di manutenzione delle turbine. Impossibilitata dalle sanzioni dell’Occidente guidato dagli Stati Uniti. Nonostante le varie minacce l’Ue ha continuato a mantenere le sanzioni. E come ha comunicato la presidente von der Leyen non ha nessuna intenzione di toglierle. Per portare avanti il suo sostegno all’Ucraina e opporsi saldamente alla Russia, la Commissione sta varando alcume misure di contrasto.
Già dalle prime interruzioni, la Commissione Ue ha invitato i paesi a prepararsi a un blocco completo delle forniture di gas russo. Il piano per ridurre volontariamente il consumo di gas per il prossimo autunno è entrato in vigore il 1° di agosto. Mentre si pensa ad ulteriori misure più restrittive.