“Sono in crisi profonda le relazioni tra Stati Uniti e Russia”, ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin a Mosca.
Oggi il conflitto che era nato fra l’Ucraina e la Russia si è espanso ormai su larga scala, coinvolgendo tutti i Paesi che hanno deciso di sostenere il territorio colpito. La crisi del rapporto fra Mosca e Usa, “è stata determinata dalla volontà degli Stati Uniti di sostenere le rivoluzioni colorate come parte della loro politica estera, anche in Ucraina”, ha affermato Putin.
Gli Stati hanno sostenuto qualsiasi atteggiamento dell’Ucraina, compreso il colpo di Stato a Kiev nel 2014, un episodio “all’origine dell’attuale crisi”. A dirlo a Mosca è il presidente russo Vladimir Putin, rivolgendosi all’ambasciatrice americana, Lynne Tracy, durante la cerimonia per la presentazione delle credenziali dei nuovi ambasciatori.
Uno scontro dipeso dall’Ue
Il deterioramento delle relazioni fra Unione europea e Russia è stato dovuto dallo scontro geopolitico dell’Ue. Ma la Russia “non si vuole isolare, e rimane aperta alla cooperazione con tutti i Paesi sulla base del principio di eguaglianza”, ha sottolineato il presidente russo. Tuttavia, tra Russia ed Usa è una fase di ‘conflitto caldo’, come dice il viceministro degli Esteri russo Ryabkov.
Stiamo assistendo infatti ad una guerra ibrida, alcune forme della quale non hanno precedenti. Mosca convoca al consiglio di sicurezza russo i capi delle quattro regioni ucraine annesse ed ha colloqui con Minsk, mentre mancano invece le precondizioni per colloqui con l’Ucraina, come annuncia il Cremlino.