Il presidente della Russia Vladimir Putin ha dichiarato di essere pronto a rispondere ai tentativi della Nato di instaurare una no-fly zone.
Il conflitto che si sta consumando in terra ucraina ha portato molti problemi economici e politici sia per quanto riguarda la Nato sia per quanto riguarda la Russia. Vladimir Putin è diventato l’uomo nel mirino delle sanzioni europee, e con lui gli oligarchi russi che si sono arricchiti per mano dell’uomo più potente della Russia. La situazione è complicata e spinosa, ma potrebbe andare anche peggio.
Il problema? La possibilità che l’Europa istituisca una no-fly zone sui cieli dell’Ucraina. Tale istituzione non permetterebbe alla Russia di bombardare il Paese di Zelensky via cielo, eppure probabilmente Vladimir Putin non permetterebbe agli Stati europei di istituire una no-fly zone. Tale accordo, secondo il presidente russo, sarebbe illecito, in quanto l’Ucraina non è parte dell’Unione europea.
Ria Novosti ha infatti riportato quanto segue: la Russia “risponderà immediatamente in modo appropriato al tentativo di chiudere lo spazio aereo sull’Ucraina”. Questo il monito di Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa della Russia. Putin non permetterebbe l’istituzione di una no-fly zone, ma se l’Europa provasse ad attuare tale misura, ci sarebbero sicuramente conseguenze estremamente gravi.
L’effetto delle controsanzioni della Russia
L’Europa ha dunque le mani legate. Le sanzioni economiche ai danni di Putin e degli oligarchi della Russia stanno avendo un grave effetto sulla Russia. Eppure, tali sanzioni stanno anche colpendo l’Europa. La crisi economica generata dalle controsanzioni russe è estremamente problematica per gli Stati della Nato. Per questo, le politiche comuni della Nato sono fondamentali per garantire un futuro economicamente stabile per l’Unione.