Qatargate, la moglie e la figlia di Panzeri restano ai domiciliari

Qatargate, la moglie e la figlia di Panzeri restano ai domiciliari

L’accordo tra Panzeri e la Procura federale, ha portato le autorità belghe a rinunciare alla consegna della moglie e della figlia.

Antonio Panzeri viene definito ufficialmente un “pentito”, dopo la decisione di patteggiare con le autorità belghe per il suo coinvolgimento nello scandalo del Parlamento europeo. Firmando un accordo con la Procura federale quindi, l’ex eurodeputato si impegna a collaborare con il Belgio fornendo tutte le informazioni a sua disposizione sul Qatargate.

Tribunale

Dopo l’accordo con i belgi…

L’accordo firmato da Panzeri contiene uno sconto della condanna ridotta a cinque anni, ma con sospensione condizionale della pena per la parte eccedente un anno, una multa da 80 mila euro e il sequestro di un milione di euro. Oggi gli investigatori belgi che indagano sul sistema corruttivo del Qatargate, si trovano in Procura a Milano per valutare l’apertura di un fascicolo autonomo per riciclaggio.

In un primo momento si è pensato che anche Maria Dolores Colleoni e Silvia Panzeri, moglie e figlia dell’ex eurodeputato, sarebbero tornate libere. Ma la Procura federale del Belgio ha deciso di rinunciare alla consegna delle due donne, finora agli arresti domiciliari in Italia. Si attendono spiegazioni su questa scelta, per capire cosa succederà er entrambe.

E questa notizia potrebbe essere solo il preludio di altri colpi di scena, tanto che il legale della ex vicepresidente europarlamentare Eva Kaili, Mihalis Dimitrakopoulos, si è affrettato a predire l’annuncio da parte dell’“inaffidabile” collaboratore di giustizia Panzeri di altri politici invischiati nella trama di corruzione.