Quadricicli: caratteristiche e normativa per la circolazione
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Quadricicli: caratteristiche e normativa per la circolazione

Quadricicli

I quadricicli sono una categoria di veicoli che rientra in precisi parametri tecnici e costruttivi; quelli ‘leggeri’ sono assimilati ai ciclomotori.

I quadricicli sono una particolare categoria di veicoli a motore. Le loro caratteristiche, così come i requisiti per la circolazione su strada, sono descritte dal Codice della Strada. Vediamo di seguito tutto quello che c’è da sapere in proposito.

Bonus 2024: tutte le agevolazioni

I quadricicli a motore nel Codice della Strada: definizione e caratteristiche tecniche

La definizione di quadriciclo a motore è contenuta nell’articolo 53 (“motoveicoli”) del Codice della Strada, al capo ‘h’ del comma 1: “veicoli a quattro ruote destinati al trasporto di cose con al massimo una persona oltre al conducente nella cabina di guida, ai trasporti specifici e per uso speciale, la cui massa a vuoto non superi le 0,55 t, con esclusione della massa delle batterie se a trazione elettrica, capaci di sviluppare su strada orizzontale una velocità massima fino a 80 km/h. Le caratteristiche costruttive sono stabilite dal regolamento. Detti veicoli, qualora superino anche uno solo dei limiti stabiliti sono considerati autoveicoli“.

Il Regolamento di attuazione, invece, individua le caratteristiche costruttive dei quadricicli a motore, in particolare in relazione al propulsore termico ed al vano per il conducente.

Dal punto di vista tecnico, il motore di un quadriciclo deve rispettare le seguenti prescrizioni:

  • numero massimo di cilindri non superiore a 2;
  • cilindrata massima pari a 300 cc per i motori a due tempi con accensione comandata; 550 cc per i motori a quattro tempi con accensione comandata e 800 cc per i motori ad accensione spontanea;
  • la sezione del carburatore o dei carburatori (Venturi) deve essere minima e non ottenuta con boccole ad inserimento forzato o facilmente asportabili;
  • la sezione totale delle valvole di aspirazione di ogni cilindro dei motori a quattro tempi non deve essere maggiore di un terzo della sezione minima del carburatore;
  • la sezione minima del condotto nella testa di ciascun cilindro non deve essere superiore alla sezione minima del carburatore;
  • per i motori a due tempi, la sezione minima dei condotti non può essere superiore alla sezione minima del carburatore;
  • i motori alimentati a diesel devono essere equipaggiati con un limitatore del regime massimo a vuoto e deve essere in possesso di una tolleranza di 150 giri;
  • le pareti di ogni ramo del collettore devono avere uno spessore ridotto al minimo, in modo tale da non superare i 3 mm;
  • l’armature delle luci di aspirazione nei cilindri dei motori a due tempi o gli anelli di acciaio indurito devono avere uno spessore minimo di almeno 1 mm e una lunghezza di almeno 3 mm, in corrispondenza della sezione più stretta; in alternativa, il collettore deve essere montato con viti a strappo “in modo che non possa essere smontato senza lacerazioni“;
  • nei motori a due tempi, la sfasatura deve rimanere la stessa montando lo stantuffo ruotato di 180°;
  • la guarnizione della testa deve avere uno spessore non superiore a 1.8 mm mentre per il carter non deve andare oltre il mezzo millimetro.

I quadricicli a motore devono anche essere provvisti di una paratia che divida il vano guida dal resto del veicolo. L’elemento divisorio deve essere solidale con la struttura del mezzo e deve essere fissata ad una distanza non superiore i 25 cm dal sedile di guida quando questi è nella posizione di massimo arretramento. In aggiunta, come si legge nel Regolamento di attuazione, “un livello di resistenza al carico in grado di sostenere una spinta perpendicolare alla paratia omogeneamente distribuita sull’intera appendice della stessa e pari all’80% del carico massimo dichiarato in omologazione“. La paratia deve essere costituita da una superficie continua, che può anche contenere una vetratura fissa, ma non deve superare l’estensione di 2500 centimetri quadri.

I quadricicli leggeri e pesanti

In base a determinate caratteristiche costruttive, i quadricicli a motore possono essere divisi in ‘leggeri’ e ‘non leggeri’.

I quadricicli leggeri sono assimilati ai ciclomotori; sono veicoli a quattro ruote che hanno le stesse caratteristiche dei ciclomotori e una massa a vuoto inferiore ai 425 kg (categoria Le6) e sono equipaggiati con un motore che, se non termico, può erogare una potenza massima di 4 kW (per veicoli destinati al trasporto di persone). La cilindrata di un quadriciclo leggero deve essere inferiore o pari a 50 cc; fanno parte di questa categoria di veicoli anche le minicar (o microcar).

La patente per quadricicli

Pur non essendo particolarmente potente, i quadricicli sono veicoli a motore; per tanto, secondo quanto disposto dal Codice della Strada, per poterli condurre su strada è necessario aver ottenuto la relativa patente di guida. A seconda del tipo di veicolo, è necessaria una diversa patente:

  • la patente AM consente di guidare quadricicli leggeri di categoria L6e, la cui massa in ordine di marcia non superi i 425 kg; in aggiunta, il motore non deve sviluppare una potenza superiore a 4 kW per i quad da strada oppure 6 kW per i veicoli adibiti al trasporto di cose; la cilindrata massima è di 50 cc; questa patente può essere conseguita già a 14 anni;
  • la patente B1 consente di guidare i cosiddetti ‘quadricicli non leggeri’, ovvero tutti quelli che non rientrano nei limiti sopra elencati. Può essere conseguita dopo il compimento del 16° anno di età ed abilita alla conduzione su strada dei veicoli per trasporto persone la cui massa non superi i 450 kg (o 600 kg, se il mezzo è destinato al trasporto di cose) equipaggiati con un motore la cui potenza massima erogata è di 15 kW.

La circolazione dei quadricicli in autostrada

Per via delle limitazioni tecniche che li caratterizzano, i quadricicli leggeri a motore non sono ammessi alla circolazione in autostrada o su qualsiasi altra strada extraurbana.

La normativa di riferimento, in questo caso, è l’articolo 175 del Codice della Strada, che elenca i veicoli non ammessi alla circolazione sulle autostrada e strade extraurbane principali tra i quali vi sono:

  • i ciclomotori e i motocicli di cilindrata inferiore a 150 cc;
  • gli altri motoveicoli di massa a vuoto fino a 400 kg o di massa complessiva fino a 1300 kg.

Quindi, seppur senza menzionarli esplicitamente, il Codice della Strada vieta la circolazione a quei veicoli con le caratteristiche (cilindrata e massa) che identificano i quadricicli leggeri.

Fonte foto: https://www.facebook.com/pg/AixamMegaItalia

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 26 Gennaio 2021 15:22

MotoGP, dominio Yamaha nelle libere. Spaventoso incidente per Marquez

nl pixel