Zelensky continua a chiedere armi all’Occidente per contrastare l’offensiva russa. Ma chi ne invia di più?
Più volte il presidente ucraino ha accusato l’Occidente, sia Usa che paesi Ue di non inviare abbastanza armi né armi adatte per difendersi dal nemico russo. Molti paesi, come l’Ungheria, si sono tirati indietro e non hanno voluto fornire materiale bellico all’Ucraina, altri stanno rispondendo tempestivamente e in modo massiccio alla chiamata ucraina.
Nonostante sia stata pronta a condannare la Russia e a fornire supporto anche bellico all’Ucraina, ultimamente la Germania sta facendo dietrofront. Anche riguardo all’embargo al gas russo, insieme all’Austria, è stata la prima a frenare. Ora sembra che stia riconsiderando il suo supporto all’Ucraina. Infatti, il cancelliere Olaf Scholz ha negato l’invio di armi pesanti a Kiev. A sostenere questa tesi anche l’ispettore generale Markus Laubenthal che ha sottolineato che queste armi servono al Paese “per reagire alle contingenze” e si rischierebbe di indebolire “notevolmente” la capacità di difesa del Paese.
Di nuovo si è mostrato profondamente deluso l’ambasciatore ucraino in Germania Andrij Melnyk da quest’ultima scelta del governo tedesco. Scholz ha dichiarato di continuare a supportare l’Ucraina ma non ha intenzione di oltrepassare il limite sulla fornitura di armi. La Germania ha inviato mitragliatrici, visori notturni e dispositivi di protezione, nonché aumentato fino a 2 miliardi di euro la dotazione di un fondo per aiutare i Paesi colpiti dalle crisi ad investire nel settore militare.
I paesi che stanno inviando più materiale bellico a Kiev
Le armi che ogni giorno chiede Zelensky sembrano non bastare mai. Il premier del Regno Unito Boris Johnson ha detto che l’Ucraina “ha bisogno di supporto con più artiglieria e questo è quello che le forniremo”. Risponde positivamente anche il premier dell’Olanda, Mark Rutte, che ha annunciato l’invio di “materiali più pesanti, inclusi veicoli blindati”. Un grosso aiuto arriva anche dagli Usa dove il presidente Joe Biden ha annunciato un pacchetto di aiuti militari per 800 milioni di dollari.
Per quanto riguarda gli altri paesi europei, invece, la Francia avrebbe fornito aiuti di circa 120 milioni di euro. Ma ha mantenuto una certa riservatezza relativamente al tipo di armi così come ha fatto la Polonia ch non ha mai confermato l’invio di alcune armi.
La Repubblica Ceca, invece, è uno dei paesi che sta supportando di più sul piano militare l’Ucraina. Allo stesso modo, i paesi baltici. Lettonia, la Lituania, Estonia insieme alla Slovacchia si trovano tra i primi paesi nell’invio di armi al paese offeso. Su tutte Tallinn che avrebbe fornito all’Ucraina aiuti per 240 milioni di euro, nonostante la sua economia non sia grande quanto quella di Parigi. La motivazione di questo impegno massiccio starebbe nella paura dei paesi baltici di essere i prossimi sulla lista di Putin e hanno intenzione di sconfiggere Mosca prima che arrivi a loro.
Secondo il New York Times ora l’Occidente mira a mandare armi a lungo raggio come obici, sistemi antiaerei, missili antinave, droni armati, camion blindati, veicoli per il trasporto di personale e persino carri armati. Il motivo della segretezza da parte di alcuni paesi europei, soprattutto i più grandi, sarebbe il non voler far sapere a Mosca chi e quali armi sta inviando a Kiev.