La classifica della qualità della vita 2020 a cura di Italia Oggi e l’Università la Sapienza di Roma.
Su Italia Oggi la classifica della qualità della vita 2020. Arrivati orma agli sgoccioli di questo sfortunato 2020, è tempo di bilanci e classifiche, e torna anche il consueto appuntamento con la lista delle migliori città italiane per qualità della vita.
Italia Oggi la classifica della qualità della vita 2020
Come noto, la graduatoria nasce dalla collaborazione tra Italia Oggi e l’Università La Sapienza di Roma con la partecipazione di Cattolica Assicurazioni.
La classifica incorona Pordenone, che occupa il gradino più alto del podio. Al secondo posto troviamo Trento. Si tratta di un avvicendamento al vertice tra la seconda e la prima dello scorso anno, che quindi confermando standard elevatissimi.
Tra le prime posizioni spiccano Vicenza e Padova, mentre Ascoli Piceno sorprende tutti con un salto dalla trentasettesima alla quinta piazza grazie agli ottimi risultati ottenuti in termini di sicurezza sociale e reati e sicurezza. Nei bassifondi della classifica troviamo Foggia, preceduta da Crotone. Sono rispettivamente ultima e penultima.
La classifica completa è pubblicata su ItaliaOggi7 in edicola dal 30 novembre.
La situazione nelle grandi città
Ancora una volta le grandi città giocano il ruolo delle comparse e non riescono a prendersi la scena. Milano peggiora la sua situazione di classifica passando dalla ventinovesima alla quarantacinquesima posizione, mentre Roma si attesta al cinquantesimo posto ma in netto miglioramento rispetto al 2019, quando occupava la settantanovesima piazza. Male Torino (dal 49esimo al 64esimo posto), mentre Napoli addirittura occupa la posizione 103.
Tempo libero e turismo
Per quanto riguarda questo settore di analisi, al primo posto troviamo la città di Siena, che si conferma ai vertici. bene anche Rimini e Aosta. Crotone fanalino di coda.
La questione Meridionale
La classifica di Italia Oggi sulla qualità della vita conferma l’esistenza di un problema meridionale. I dati evidenziano che la qualità della vita del sessanta per cento circa delle persone che vivono al Meridione è al di sotto di livelli considerati accettabili, quindi hanno una qualità della vita considerata insufficiente.