Covid, con ogni probabilità dovremo fare la terza dose del vaccino, ma quando? Le ipotesi sulla terza somministrazione.
Con ogni probabilità – per non dire quasi sicuramente – dovremo fare la terza dose del vaccino contro il Covid. La conferma arriva dal coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, il Professor Franco Locatelli.
Covid, è ragionevole pensare che si debba fare una terza dose del vaccino
In audizione presso la dodicesima Commissione Igiene e Sanità del Senato, il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico ha fatto sapere che è “assolutamente ragionevole che la terza dose del vaccino debba essere fatta“. Una posizione condivisa da un gran numero di esperti. Alcuni ipotizzano addirittura che la vaccinazione contro il Covid possa diventare annuale, come la vaccinazione contro l’influenza.
Quando dovremo fare la terza dose del vaccino contro il Covid?
Per quanto riguarda i tempi, al momento è possibile avanzare solo delle ipotesi. Ad oggi non esiste una risposta certa sulla durata dell’immunità legata alla somministrazione del vaccino. Secondo il Professor Locatelli “è ragionevole pensare che si vada dai dieci mesi in su“. In altre parole si presume che la doppia somministrazione garantisca una protezione di almeno dieci mesi. Dopo si potrebbe dover intervenire con la somministrazione della famosa terza dose. Non è da escludere che le evidenze scientifiche possano arrivare a dimostrare che la doppia dose garantisca una protezione ancora più lunga rispetto ai dieci mesi preventivati.
La somministrazione della seconda dose di Pfizer
Il Professor Locatelli ha parlato anche della modalità di somministrazione del vaccino mRNA. Il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico ha confermato che la somministrazione della seconda dose a 42 giorni non ha effetti sull’efficacia del vaccino. Anche Pfizer contempla questa possibilità nel foglietto illustrativo del vaccino.