Elezione Presidente della Repubblica, la quinta votazione
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Quirinale, chiusa la quinta votazione, Fallito il tentativo Casellati

Matteo Salvini

Elezione Presidente della Repubblica, il Centrodestra rompe gli indugi e porta un nome in Aula in occasione della quinta votazione. Quella del 28 gennaio diventa una giornata chiave.

In un clima di assoluta diffidenza tra avversari ma anche e soprattutto di alleati, si arriva alla quinta votazione per l’elezione del Presidente della Repubblica con una rosa ancora lunga di candidati possibili ma con poche alternative effettivamente concrete. Casellati, Draghi, Casini.

Dopo quattro giorni di fumate nere, schede bianche e votazioni fantasiose, la partita per il Colle inizia il 28 gennaio, alla quinta votazione, quando il Centrodestra ha deciso di portare in Aula un nome e tentare la spallata.

Di seguito il video con la diretta dei lavori dalla Camera dei Deputati.

Elezione Presidente della Repubblica, la quinta votazione

14.15 – CONCLUSA LA VOTAZIONE. MENO DI 400 VOTI PER CASELLATI. La quinta votazione si è conclusa pochi minuti dopo le 14. La prova di forza del Centrodestra si chiude con un fallimento. Casellati chiude con meno di 400 voti ed esce dalla Corsa al Colle.

11.05 – MELONI: “Abbiamo fatto delle proposte e non ci hanno risposto, noi ce la stiamo mettendo tutta. I voti del Centrodestra ci sono, il Centrodestra è compatto e poi bisogna verificarlo in Aula. Noi abbiamo dimostrato che il Centrodestra può essere molto attrattivo. FdI non è il partito decisivo ma può attirare voti. Voteremo Casellati, seconda carica dello Stato, donna. Un’apertura verso l’altra metà campo. Stiamo facendo quello che possiamo per decidere. Dall’altra parte muovano un passo in avanti. Hanno detto no su tutti, almeno otto nomi. E non hanno fatto un nome. La Sinistra sta bloccando il quadro. Se mostrassimo di essere la maggioranza relativa sarebbe logico scegliere un candidato del campo del Centrodestra. Dobbiamo dimostrare di avere i numeri. Crisi di governo? La Casellati è stata votata anche dal Movimento 5 Stelle. È la seconda carica dello Stato ed è la proposta più istituzionale. Potevamo fare candidature più politiche e più divisive. Lo dico per un fatto di rispetto per gli elettori del Centrodestra. Dire che non esistano candidati nell’area culturale del Centrodestra non è corretto. Sembra che se non abbia la tessera del Pd non si possa eleggere il Presidente della Repubblica. Io non voglio giocare sulle spaccature degli altri ma non mi sembra che siano particolarmente compatti“.

10.13 – RENZI: “Per tanto tempo ho detto che il Mattarella bis non era un’ipotesi sul tappeto. E’ chiaro che sarebbe il fallimento di chi voleva fare il kingmaker. Ma, nella situazione data, se devo andare a cercare i candidati in giro per Roma, è evidente che c’è qualcosa che non va. Non escludo più l’ipotesi che ci possa essere un Mattarella bis“.

8.47 – LETTA: Abbiamo sempre lavorato per l’unità. L’impressione è che abbiano tentato di dividerci, con idee fantasiose con l’obiettivo di dividere e non di trovare una soluzione per il Paese“, ha dichiarato il Segretario del Pd, Enrico Letta confermando il no alla candidatura della Casellati, imposta e non proposta da Salvini.

7.00 – MATTINATA DI VERTICI PRIMA DELLA QUINTA VOTAZIONE. La mattina del 28 gennaio è tesa. Il Centrodestra torna a riunirsi per sciogliere definitivamente la riserva sul nome da portare in Aula per l’Assalto al Colle. Tutte le forze politiche e tutti i gruppi si riuniscono per capire come reagire alla mossa del Centrodestra, che finalmente apre la scacchiera. Se il nome fosse effettivamente quello della Casellati il Centrodestra punta allo scacco. Se sarà matto oppure no dipende dai giallorossi. Se giocano bene le loro carte mangiano la Regina. Anzi, ne mangiano due. Casellati e Meloni, perché se non passasse il nome della seconda carica dello Stato Salvini potrebbe rivendicare la sua strategia attendista e scaricare le responsabilità sugli alleati della coalizione.

IL VERTICE DEL CENTRODESTRA – Per capire la giornata del 28 gennaio dobbiamo partire almeno dalla sera del 27 gennaio quando, al termine di un vertice anche animato, la coalizione di Centrodestra decide di portare un nome in Aula. Matteo Salvini trascorre la notte al telefono con Letta, Conte e si presume Renzi analizzando i candidati del Centrodestra. Tra tutti spicca il nome di Casellati.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 28 Gennaio 2022 14:57

Cosa succede dopo l’elezione del Presidente della Repubblica

nl pixel