L’arbitro Fabbri ha avuto una direzione di gara di Juventus-Milan disastrosa. Mano di Alex Sandro e calcio di Mandzukic, entrambi non puniti con il penalty.
Juventus-Milan, conclusasi con il risultato di 2 a 1 per i bianconeri, ha lasciato un mare di polemiche e di contestazioni. Il dg rossonero Leonardo non le ha mandate a dire: “Siamo dispiaciuti per l’episodio del rigore non concesso. Se avessimo giocato male, non avrei avuto nulla da dire ma dopo una prova di voglia e coinvolgimento torniamo a casa con zero punti a causa di errori arbitrali. Il comportamento di Fabbri è stato inadeguato, di certo non all’altezza. L’ammonizione a Calhanoglu mi è sembrata incomprensibile senza parlare di un atteggiamento provocatorio. Un arbitro dovrebbe calmare, non aumentare la tensione“.
La direzione di gara
Nel mirino del Milan la prestazione dell’arbitro Michael Fabbri. Il fischietto ravennate ha provocato le lamentele del popolo rossonero a causa di almeno un paio di episodi, uno su tutti, giudicati anche dagli addetti ai lavori come punibile con il calcio di rigore. L’episodio clou, al minuto 34: Alex Sandro tocca con il braccio il pallone sul cross di Calhanoglu. Il Var richiama Fabbri, il quale inspiegabilmente non assegna il penalty.
Nella ripresa, invece, il fischietto romagnolo comanda senza esitazioni il rigore per la Juventus. A riguardare le immagini, sorge il dubbio che sia Dybala a andare al contatto con Musacchio e non il contrario.
Infine, in area bianconera Mandzukic scalcia Romagnoli: né rosso, né rigore.