Usa, i risultati di una ricerca condotta su un campione di tremila tra ratti e topi suggeriscono che i telefoni cellulari aumenterebbero la probabilità di essere affetti da tumori maligni.
USA – Una serie di esperimenti condotti dal National Toxicology Program hanno evidenziato che la prolungata esposizione alla radiazione dei cellulari potrebbe aumentare il rischio di contrarre il tumore anche per gli esseri umani. I dati al momento rappresentano un’ipotesi e non un verdetto in quanto i test sono stati condotti in condizioni distanti dalla realtà e su cavie non umane.
Le radiazione del cellulare sono dannose? Le ricerche del National Toxicology Program
I test sono stati condotti su un campione di tremila tra topi e ratti e l’esperimento, durato dieci anni, ha preso in analisi gli effetti della tecnologia 2G e 3G, ormai desueta.
Gli effetti delle radiazioni del cellulare
Chiariti i limiti della ricerca, possiamo dire che i risultati parlano di un aumento del 5% circa di ratti maschi che hanno contratto un tumore maligno al cuore. I risultati sono stati – al momento inspiegabilmente – diversi per i topi e per i ratti femmine.
Il test non ha prodotto invece evidenze sulla correlazione tra le radiazioni dei telefoni cellulari e le probabilità della formazione di un tumore al cervello.
Va detto che, sorprendentemente, i ratti maschi che non hanno contratto il tumore hanno fatto registrare una durata della vita superiore alla media per le aspettative del genere, solitamente soggetto, in età adulta, a malattie dei reni.
Proteggersi dalle radiazioni del cellulare
Alla luce dei risultati incerti e alla luce soprattutto del progresso tecnologico, il National Toxicology Program dovrebbe continuare le sue ricerche nella speranza di riuscire ad arrivare a qualche certezza che possa essere considerata attendibile. Tra la conclusioni raggiunte dal NTP c’è il fatto che sarebbe sempre più difficile sostenere la tesi secondo cui le radiazioni dei telefoni non cellulari non comporterebbero conseguenze.