Un ragazzo è stato arrestato a Pompiano (Brescia) per aver sequestrato la fidanzata. Indagini in corso.
POMPIANO (BRESCIA) – Un ragazzo è stato arrestato a Pompiano, in provincia di Brescia, per aver sequestrato la fidanzata. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il 25enne ha trascinato (con la forza) la compagna nei boschi della Valsabbia per avere delle scuse per l’intenzione di interrompere la loro relazione.
A segnalare il litigio sono stati alcuni passanti. I carabinieri, grazie alle testimonianze, sono riusciti a rintracciare il furgoncino e fermato il giovane.
La vicenda
Un amore nato prima della pandemia e la convivenza iniziata a pochi giorni dalla chiusura totale. Un rapporto che si è incrinato nelle ultime settimane. L’uomo, secondo quanto scritto dal Corriere della Sera, è diventato sempre più assillante con il sospetto di un tradimento.
Liti che diventano più frequenti e una prima aggressione avvenuta intorno al 22 marzo. Da qui la decisione di interrompere la relazione da parte della giovane. Il 25enne, però, non ha mai accettato la fine della loro storia e nella giornata di sabato 27 marzo il rapimento per avere le scuse. Un litigio che non è passato inosservato ad alcune persone. Carabinieri avvertiti dai testimoni e le indagini che si sono concluse in poco tempo con l’arresto del giovane. Accuse che il ragazzo continua a respingere. Nei prossimi giorni si effettueranno tutti gli accertamenti del caso per ricostruire meglio quanto successo.
L’emergenza violenza sulle donne
La violenza sulle donne è un tema da tempo sul tavolo del premier Draghi. Nelle prossime settimane la maggioranza potrebbe dare il via ad un discorso per capire come intervenire su questo dossier.
L’ultimo episodio è avvenuto nel Bresciano. Un ragazzo di 25 anni ha sequestrato la sua ragazza dopo che lei ha manifestato l’intenzione di interrompere la relazione per le continue violenze nei suoi confronti.
A Bari ragazza sequestrata per un anno
Una vicenda molto simile è successa a Bari. Una ragazza di 21 anni è stata sequestrata per oltre un anno da un 31enne egiziano. Come riportato da La Repubblica, la scoperta è stata fatta durante un controllo anti-Covid nella giornata di sabato 27 marzo 2021.