Un ragazzo è morto a Phoenix durante il fermo della polizia. Polemica e proteste.
PHOENIX (STATI UNITI) – Un ragazzo di 28 anni è morto a Phoenix durante il fermo della polizia. La tragedia è avvenuta nella giornata del 4 agosto, ma la notizia è stata resta solamente il 22 dopo che gli inquirenti sono stati costretti a rendere noti i video della bodycam alla luce delle accuse.
Nelle prossime ore il medico legale dovrebbe rendere pubblici i risultati dell’autopsia per accertare meglio le cause della morte. Possibile un’indagine interna anche se si aspettano le indicazioni da parte del dottore che ha svolto tutti i controlli sul corpo dell’uomo.
Il fermo
Il fermo risale al 4 agosto quando le autorità locali sono stati chiamati da una donna per atti osceni. All’arrivo il 28enne si è scagliato contro gli agenti lanciando una bottiglia.
Immediato il fermo con tre agenti che lo hanno bloccato a terra per sei minuti sull’asfalto rovente. Il decesso è avvenuto poco dopo l’arresto con gli agenti che se ne sarebbero avveduti solamente dopo l’arrivo in macchina. Inutile il trasporto in ospedale con i medici che non hanno potuto fare altro che accertare la morte del 28enne.
Il fratello accusa: “Stava combattendo per la sua vita”
“Nessuno è perfetto, non se lo meritava”. Così il fratello della vittima che ha aggiunto: “Gli stavano sopra con tutto il peso sull’asfalto caldo. Chi non avrebbe reagito? Stava combattendo per la sua vita, e ha perso“.
E l’avvocato di George Floyd, riportato da La Repubblica, ha aggiunto: “Gli agenti di Phoenix lo hanno bloccato sul pavimento rovente dove presto ha smesso di rispondere ed è morto. Un altro fallimento del Phoenix Police Department nel servire e proteggere! Quando gli agenti si renderanno conto che la forza eccessiva è sempre sbagliata?“.
A Phoenix afroamericano colpito alle spalle
Nella giornata di domenica pomeriggio a Phoenix un uomo afroamericano è stato colpito alle spalle da alcuni colpi di pistola sparati dagli agenti di polizia. Diverse le persone scese in strada per chiedere giustizia per la vittima che è ricoverata in grave condizioni.
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